Un tempo erano le miniere, adesso sono gli incendi, in futuro il reale nemico dei Koala potrebbero essere gli impianti rinnovabili. Si è accesso di recente un dibattito proprio su questa affermazione, dibattito che non ha portato a una sintesi o che non ha portato al vincitore. Questo perché il nodo da sciogliere intorno alla questione, è alquanto complesso visto che gli impianti di rinnovabili, come quello fotovoltaico, sono essenziali per combattere la crisi climatica in atto dovuta all'utilizzo ancora di combustibili fossili. La riduzione delle emissioni di CO2 passa per forza di cose dall'installazione di sempre più energia rinnovabile, ma forse ci stiamo dimenticando tutti, che anche questi impianti hanno degli effetti sull'ecosistema.
Un esempio emblematico è l'impatto delle energie rinnovabili sugli habitat dei koala in Australia.
La costruzione di impianti solari ed eolici richiede ampie superfici di terreno, spesso ottenute attraverso la deforestazione. Questo può portare alla perdita di habitat per i koala, che dipendono dagli alberi di eucalipto per il cibo e il rifugio. Secondo un articolo dell'ABC News, la deforestazione per progetti di energia rinnovabile ha contribuito alla perdita di habitat per i koala, sebbene in misura minore rispetto ai progetti di combustibili fossili.
Oltre alla deforestazione, la costruzione di infrastrutture per l'energia rinnovabile può frammentare gli habitat naturali. Questo rende più difficile per i koala spostarsi in gruppo tra le aree di foraggiamento e rifugio, aumentando il rischio di incidenti stradali, per esempio.
L'altro problema riguarda l'attività di costruzione e manutenzione degli impianti di energia rinnovabile possono disturbare i koala e altri animali selvatici. Il rumore, le vibrazioni e la presenza umana possono causare stress e alterare i comportamenti naturali degli animali. Questo disturbo può avere effetti a lungo termine sulla salute e la riproduzione dei koala.
È da sottolineare però che i principali pericoli dei Koala sono gli incendi provocati dall'uomo e l'attività mineraria per l'estrazione dei combustibili fossili. La deforestazione per l'estrazione di carbone, ad esempio, ha un impatto molto più devastante sugli habitat naturali. Infatti secondo il World Wildlife Fund, una transizione rapida verso le energie rinnovabili comporta rischi significativamente minori per la biodiversità rispetto a un futuro basato sui combustibili fossili.