I milanesi chiedono al sindaco Sala di intervenire sul consumo di suolo: ma quante case sono sfitte in città?

A Milano il consumo di suolo non si arresta, sai quante sono le case abbandonate che si potrebbero riutilizzare?
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Francesco Castagna 16 Novembre 2023

La politica a Milano è bella perché, a differenza di altre grandi città, c'è un costante dialogo tra la cittadinanza e le istituzioni. Ogni sindaco del capoluogo lombardo è stato consapevole del fatto che i milanesi contano, e vogliono che glielo si riconosca. Durante la scorsa legislatura, la giunta aveva ridiscusso, tramite un emendamento della consigliera Patrizia Bedori, il Regolamento della Partecipazione, permettendo ai cittadini di poter fare domande all’inizio di un Consiglio comunale, proprio come fanno i consiglieri. Così il movimento civico a difesa dell’ambiente "Facciamo l'appello" ha presentato la prima domanda a risposta immediata (CRI) dei cittadini alla giunta Sala. Un appello di 140 abitanti del Comune "per chiedere quali azioni concrete e non più derogabili l'amministrazione stia mettendo in atto per fermare il disastro ambientale". Nello specifico, ciò che maggiormente interessa ai milanesi, oltre alla battaglia sulle piste ciclabili, è che il sindaco prenda decisioni concrete per "fermare immediatamente il consumo di suolo".

Dopo la protesta degli studenti delle Università milanesi, che hanno chiesto alle istituzioni di intervenire sulla situazione degli affitti a Milano, posizionando delle tende davanti le sedi di studio dove hanno pernottato per diverse settimane, la protesta si è allargata a tutto il Paese. Anche per la giunta comunale il caro affitti è diventato un tema, tanto che a marzo 2023 Ohga aveva parlato con l'assessore Maran, per capire in che modo si stesse muovendo la giunta, e ci aveva risposto che bisogna "recuperare il 20% del patrimonio che si trova all’interno dell’area metropolitana (28mila case del Comune di Milano e 33 mila di ALER regione Lombardia), in quanto sfitto".

Le iniziative

In effetti il Comune di Milano di iniziative volte al recupero se ne sta occupando, ma bisogna anche capire se a una strategia di questo tipo viene affiancato allo stesso tempo lo stop a un ulteriore consumo di suolo. Una delle più recenti è “Reinventing cities”l'iniziativa che mira a "individuare siti di proprietà pubblica abbandonati o sottoutilizzati, pronti per essere valorizzati".

C'è poi il Piano di Governo del Territorio Milano 2030 nella tavola R.10 "Carta del consumo di suolo", che individua gli edifici abbandonati e degradati all'interno dell'area del Comune, che ha permesso l'individuazione di 180 immobili che i proprietari dovranno riqualificare entro 18 mesi, pena la perdita dei diritti edificatori.

Il consumo di suolo

Nonostante le buone intenzioni da parte della giunta Sala, il sindaco non può, senza l'intervento di Regione Lombardia, arrestare la programmazione di nuovi cantieri. Come si dice: carta canta. I dati non mentono: secondo un report ISPRA, rra il 2006 e il 2020 nell’Area Metropolitana di Milano sono stati consumati 2153,2 ettari di territorio. Inoltre, i dati del SNPA (Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente), nel periodo 2020-2021 Milano ha cementificato 18,68 ettari di territorio.

Quante case sfitte ci sono a Milano

La domanda quindi sorge spontanea: ma perché invece di continuare a costruire la Regione Lombardia non pensa a riqualificare gli immobili sfitti? E pensare che, secondo i dati di Confedilizia, "gli alloggi pubblici non affittati ammontano a oltre 12mila: sono 5.268 sotto la responsabilità di Erp (Edilizia residenziale pubblica), e quindi del Comune di Milano, e più di 7mila sono sotto la responsabilità di Aler (Aziende Lombarde per l’Edilizia Residenziale), che fa capo all'amministrazione regionale.

Fonte| Comune di Milano; Confedilizia; Ispra; SNPA