I programmi di conservazione hanno salvato molte specie dall’estinzione

Secondo uno studio, pubblicato su Conservation Letters, dal 1993 abbiamo impedito la scomparsa di almeno 28 tra uccelli e mammiferi.
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Gianluca Cedolin 30 Ottobre 2020

La sesta estinzione di massa è in corso: oltre un milione di specie tra animali e piante rischia di scomparire, e i responsabili principali di questa terribile perdita di biodiversità siamo noi, che inquiniamo, emettiamo gas serra, deforestiamo, cacciamo e peschiamo senza regole. Fortunatamente, però, grazie al lavoro di tante associazioni, enti e persone, a volte il nostro intervento ha risvolti positivi, come quello di prevenire un'estinzione. A questo proposito, uno studio internazionale pubblicato su Conservation Letters, orchestrato dall'Università di Newcastle e al quale ha preso parte anche la Sapienza di Roma, ha misurato l'impatto dei programmi di conservazione sull'andamento delle estinzioni, scoprendo degli importanti risultati ottenuti: scopriamoli insieme.

Le specie salvate

Secondo la ricerca, dal 1993 a oggi i programmi di conservazione hanno sottratto all'estinzione tra i 21 e 32 uccelli e tra i 7 e i 16 mammiferi (almeno 11 specie solo a partire dal 2010). Tra questi ci sono animali come il pony della Mongolia, la lince pardina, il cavaliere nero o l'amazzone di Portorico. Molti animali, lo sappiamo, rimangono a serio rischio e potrebbero scomparire dalla Terra nei prossimi anni, ma visto che nei 27 anni considerati dallo studio si sono estinte dieci specie di uccelli e cinque di mammiferi, possiamo dire che senza i risultati ottenuti dalle azioni di conservazione, il tasso di estinzione sarebbe stato tra le 2,9 e le 4,2 volte superiore. Questo non vuol dire che dobbiamo smettere di lavorare sulle cause della perdita di biodiversità, anzi quella è la conditio sine qua non, ma se non altro lo studio pubblicato su Conservation Letters ci mostra che è ancora possibile fermare la scomparsa di alcuni animali.

I programmi di conservazione

Ci sono vari tipi di intervento possibili per rallentare o fermare l'estinzione. Si può agire a livello legislativo, impedendo la caccia e il commercio di alcune specie, oltre che contrastando i cacciatori di frodo. Bisogna poi contenere le specie invasive che minacciano altri animali, soprattutto gli uccelli. Un altro metodo fondamentale è costituito dagli interventi sia di reintroduzione, che di conservazione ex-situ: in quest'ultimo caso, si prendono gli animali che vivono nel loro habitat naturale, quando è minacciato, e li si porta in un nuovo ambiente, sicuro e sano, dove possono riprodursi e tornare a crescere in numero. Anche la creazione di aree protette è fondamentale, per tenere lontano l'intervento dell'uomo e lasciare gli animali liberi di crescere nel loro habitat.