I promettenti risultati di GreenPlasma, che produce energia pulita dalla plastica recuperata in mare

Uno studio presentato durante Ecomondo ha confermato il grande potenziale del pirolizzatore sviluppato da Iris srl, un importante alleato per l’economia circolare e la tutela del Mediterraneo.
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Gianluca Cedolin 29 Ottobre 2021

Un po' di tempo fa vi avevamo parlato del pirolizzatore GreenPlasma, un dispositivo che permette di trasformare i rifiuti recuperati in mare in un gas ricco di idrogeno convertibile in energia elettrica senza combustione. In questi giorni a Ecomondo, l'evento europeo sulla transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare che si svolge alla fiera di Rimini, l'Università Politecnica delle Marche, la onlus Marevivo e Iris srl (ideatore del pirolizzatore) hanno presentato uno studio che conferma l'efficacia della tecnologia GreenPlasma. Con un chilogrammo di plastica recuperata dal mare, si legge nelle conclusioni, è possibile produrre quasi 1 kWh di energia pulita, che consente di illuminare un appartamento per la durata di un giorno.

Come raccontavamo nel nostro video, GreenPlasma sfrutta la conversione termochimica, un fenomeno grazie a cui vengono raggiunte temperature elevatissime (fino a 5mila gradi), le quali permettono di trasformare in materiale gassoso un qualsiasi composto organico, separandolo dalla matrice inorganica. Da questa trasformazione deriva un gas di sintesi ricco di idrogeno, da sfruttare per produrre energia pulita.

Lo studio dell'Università, di Marevivo e di Iris è stato fatto nell'ambito di Insieme per il Mar Mediterraneo, un progetto che ha avuto il duplice obiettivo di recuperare 12mila chili di rifiuti di plastica dal mare, grazie ai battelli Pelikan di Garbage Group, e di convertirne una parte in energia pulita, utilizzando appunto il pirolizzatore GreenPlasma, che può essere montato facilmente a bordo di una barca. Si tratta di un processo chiave nell'economia circolare, perché non solo ripulisce i mari dall'inquinamento della plastica, ma utilizza questa attività per produrre energia a zero emissioni.

I risultati sono promettenti: con 150 chilogrammi di rifiuti, GreenPlasma può ricavare 130 kWh, l'equivalente di 600 ricariche di un monopattino circa, o di 3 ricariche di un'utilitaria elettrica. L'impianto può trattare fino a una tonnellata al giorno di plastica raccolta in mare, quindi il potenziale è molto alto. "Questo progetto è un esempio concreto dei risultati che si possono ottenere dalla sinergia traricerca, innovazione, mondo produttivo e cittadini", ha detto il direttore del Dipartimento delle Scienze della vita e dell'ambiente dell'Università politecnica delle Marche, Francesco Regoli. "La rimozione di oltre 10 tonnellate di plastiche dal mare è un’azione concreta per la difesa degli ecosistemi e degli organismi che oltre al danno fisico subiscono anche l’esposizione a pericolosi contaminanti chimici".