I purificatori d’aria sono la soluzione definitiva contro lo smog? “Sì, ma non devi tenere chiuse le finestre”

L’Italia è tra i Paesi che hanno un maggiore inquinamento indoor tanto che gli ambienti chiusi hanno una media del 10% di particelle nocive in più rispetto a quelli esterni. Il purificatore d’aria potrebbe essere una soluzione?
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Mattia Giangaspero 22 Febbraio 2024
Intervista a Dott. Giuseppe Sarno e Giovanni Viegi comitato scientifico ISDE Italia e Unità di Ricerca di Epidemiologia Ambientale Polmonare, Istituto di Fisiologia Clinica CNR, Pisa

Non solo smog e polveri sottili. Se pensi che l'aria che respiri in casa e, in generale, negli ambienti chiusi sia migliore di quella lungo le strade, forse ti stai sbagliando. Probabilmente hai già sentito parlare di inquinamento indoor, cioè di quell'insieme di particelle tossiche che peggiorano la qualità dell'aria dei luoghi al chiuso. E magari il tutto è dovuto dall'utilizzo non corretto di prodotti chimici per la pulizia che hanno un alto tasso di biossido d'azoto. Oppure fai un eccessivo uso di candele per profumare spazi troppo spesso chiusi: la combustione produce sempre biossido d'azoto (NO2). E infine anche l'utilizzo del gas in cucina. Inoltre magari non hai la possibilità di ridurre questo inquinamento aprendo le finestre e facendo circolare l'aria e questo perché vivi magari in zone della Pianura Padana molto inquinate, dove i livelli di Pm 2.5 e Pm 10 sono molto alti. Insomma facciamo un esempio concreto? Vivi a Milano e in questo mese, febbraio 2024, l'inquinamento è stato da record. Allora esiste un modo per ridurre il più possibile questo inquinamento almeno in casa tua? Forse l'utilizzo dei purificatori d'aria potrebbe essere utile. Ohga ha voluto chiedere direttamente a Isde, l'associazione dei medici ambientali, conferme del fatto che il loro utilizzo possa essere fondamentale anche per combattere le polveri e i particolati inquinanti.

I purificatori dell'aria servono davvero contro l'inquinamento atmosferico e, se sì, come agiscono e quante volte bisognerebbe utilizzarli? 

È stato dimostrato che l’uso di un purificatore d’aria dotato di filtro HEPA per ridurre l’inquinamento dell’aria interna aiuta a controllare le malattie allergiche. Diversi studi hanno indicato che i purificatori d’aria sono utili per i pazienti con rinite allergica, dermatite atopica e bambini asmatici.
Gli studi condotti nelle scuole suggeriscono che

i purificatori d'aria, così come i sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell'aria combinati con filtri ad alta efficienza, sono efficaci nel rimuovere il particolato e le particelle carboniose.

In nota tecnica, l'Istituto Superiore di Sanità, suggerisce di acquisire, prima dell’acquisto di un depuratore/purificatore, tutte le informazioni possibili e non limitarsi alle generiche dichiarazioni delle prestazioni presenti nei materiali commerciali o nei rapporti di prova forniti. Inoltre, si sottolinea che i depuratori/purificatori d’aria non diluiscono e non rimuovono tutti gli inquinanti, come invece accade quando viene effettuato il ricambio dell’aria esterna; l’aria di ricircolo fornita dai depuratori/purificatori non sostituisce in nessuna maniera i ricambi dell’aria con “aria fresca esterna”, e quindi le finestre non devono rimanere chiuse per tutta la durata di utilizzo, ma vanno comunque aperte, idealmente in orari in cui i livelli di inquinanti atmosferici esterni sono minimi. Invece, in letteratura non vengono specificati chiaramente gli orari di funzionamento dei purificatori d’aria. Essi possono variare in base a: tempo di permanenza delle persone in ambienti confinati; attività che vi si svolgono; livelli di inquinanti esterni che possono penetrare all’interno.