
In Mozambico c’è una fondazione, la Peace Parks Foundation (PPF), che ha l’obiettivo di riportare nello stato dell'Africa orientale molta della fauna selvatica scomparsa negli ultimi decenni. Il gruppo animalista è appena riuscito a reintrodurre anche i rinoceronti, estinti dal paese africano da ormai 40 anni.
L’obiettivo è quello di portare nello Zinave National Park entro i prossimi due o tre anni circa 40 esemplari di rinoceronti bianchi e rinoceronti neri. Prima di stabilirsi nella loro nuova casa – un parco di 4.000 km2 – i rinoceronti compiono un viaggio di 1.600 km dal Sud Africa. È proprio da lì, infatti, che il Mozambico accoglie numerosi animali con l’obiettivo di tutelarli, di ripristinare la biodiversità e anche di favorire il turismo straniero. Lo Zinave National Park ospita già oltre 2.300 animali reintrodotti, di 14 specie diverse.
I primi 19 rinoceronti bianchi sono già arrivati nel Parco, e la speranza dell’organizzazione per la tutela ambientale è che nel corso di 8/10 anni possano riprodursi e ripopolare la specie, per tornare a vivere anche al di fuori dell'area protetta, in natura. Questa pratica di conservazione della biodiversità è nota come rewilding.
“La ricostituzione di una popolazione fondatrice di rinoceronti bianchi e neri avverrà nei prossimi anni nell'ambito di un'iniziativa di conservazione nazionale volta a reintrodurre i rinoceronti in luoghi sicuri del Paese”, spiega attraverso un comunicato la PPF. “L'introduzione dei rinoceronti a Zinave lo renderà l'unico parco nazionale "Big Five" del Mozambico”.
La presenza dei “Big Five” – elefante, rinoceronte, leone, leopardo e bufalo – attirerà di certo numerosi visitatori, favorendo l’economia locale, ma contribuirà anche a garantire la sopravvivenza di queste specie, preziose per la biodiversità dell’Africa.
I rinoceronti sono purtroppo tra gli animali africani più colpiti dal bracconaggio: secondo la PFF, nell’ultimo decennio sarebbero stati uccisi dalla caccia illegale oltre 8.000 rinoceronti bianchi e neri, pari a più di un terzo dell’intera popolazione esistente al mondo. Per questo, come ricorda la PPF, il rewilding riveste oggi un ruolo davvero importante anche nella tutela degli ecosistemi:
“Il rewilding è una componente vitale per ripristinare la natura e l'equilibrio ecologico in grandi paesaggi. Reintroducendo la fauna selvatica nelle aree in cui un tempo prosperava, la biodiversità viene ripristinata. Il recupero e la conservazione degli ecosistemi naturali sono inoltre riconosciuti come gli strumenti più efficaci per mitigare i cambiamenti climatici”.