Il caldo record in Sicilia e il pericolo che questa situazione rappresenta

Come devono essere lette le temperature che i termometri stanno registrando in questi giorni? Non è un semplice disagio da cacciar via con l’aria condizionata. Sono il sintomo del pericolo che corre l’essere umano e la sua sopravvivenza su questo Pianeta.
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Giulia Dallagiovanna 12 Agosto 2021

Fa caldo. Fa troppo caldo. L'espressione "caldo record" forse non è la più indicata per descrivere quello che sta accadendo in Italia e nel resto del mondo. Le temperature continuano ad aumentare a causa del cambiamento climatico e del global warming e così siamo arrivati ai 48,8 registrati ieri a Floridia, nel comune di Siracusa. Un record, sì, ma destinato probabilmente a essere battuto nel giro di poco tempo e forse a diventare la norma. Una norma che il Pianeta non potrà tollerare. L'ultimo rapporto dell'Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change) aveva toni allarmanti, mai utilizzati prima: abbiamo quasi raggiunto il punto di non ritorno e la colpa è solo dell'essere umano. La conferma arriva proprio dal termometro.

Il dato siciliano, riportato dal Sias (Servizio informativo agrometeorologico siciliano), deve ancora essere verificato dall'Organizzazione meteorologica mondiale, ma difficilmente potrà essersi trattato di un errore di misurazione così grande. "Le temperature sono elevate da giorni e abbiamo attivato tutte le procedure del caso, con volontari della Protezione civile che pattugliano il territorio e che distribuiscono acqua ad anziani e bambini nei luoghi pubblici", ha spiegato il sindaco di Siracura, Francesco Italia, ad AdnKronos.

D'altronde questa notizia non rappresenta un caso isolato. Già nel pomeriggio di martedì 10 agosto a Lentini, sempre in provincia di Siracusa, erano stati registrati 47 gradi. E il giorno successivo, a Paternò, nel catanese, questo numero era già stato superato da un nuovo primato: 47,4 gradi. Siamo quindi davanti a un pericoloso record europeo, che scalza dalla classifica i 48 gradi registrati nel luglio del 1977 ad Atene e i 48,5 gradi non ufficiali raggiunti a Catenanuova, vicino a Enna, nell'agosto del 1999.

Nei giorni precedenti erano stati raggiunti i 47 gradi a Lentini e i 47,4 a Paternò, tra Siracusa e Catania

L'anticiclone africano che sta provocando questo innalzamento delle temperature si chiama Lucifero e sta già indirizzando la sua corsa verso il Centro Nord. Oggi il livello di allerta massimo, il famoso "bollino rosso", riguarderà 10 città, andando da Palermo e Bari fino a Bologna e poi a Trieste. Domani le città diventeranno 15 e si aggiungeranno pure Brescia e Bolzano.

Questi non sono semplici disagi da cacciar via a suon di aria condizionata. E non sono nemmeno un grido di aiuto da parte del Pianeta. Sono piuttosto un monito: o facciamo qualcosa contro il riscaldamento globale, o la specie umana, quella sì, potrebbe non sopravvivere.