Il capodoglio Leopoldo, trovato spiaggiato a Ischia: aveva plastica e nylon nello stomaco

Non è morto a causa della plastica Leopoldo, il capodoglio trovato la mattina del 24 dicembre spiaggiato senza vita sulle coste di Forio. Tuttavia, all’interno del suo stomaco sono state trovate diverse borse di plastica e uno spesso filo di nylon. Un segnale evidente del rischio in cui i cetacei incorrono nuotando nei nostri mari, scambiando rifiuti per materiale commestibile.
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Sara Del Dot 8 Gennaio 2019

Nella morte degli animali marini, la plastica non sempre ha un ruolo da protagonista, eppure la sua presenza, anche in piccola parte, è praticamente assicurata. È ciò che è accaduto al capodoglio di 8 metri che la mattina della vigilia di Natale, il 24 dicembre, era stato ritrovato senza vita, spiaggiato lungo il litorale di Forio, zona nord-occidentale dell’isola di Ischia e il cui scheletro verrà ora esposto al museo di biologia marina del Dohrn di Napoli.

L’enorme cetaceo bianco, ribattezzato Leopoldo, non è morto in seguito all’ingestione di plastica, sembra anzi che il suo stato di salute fosse già precario a causa di malnutrizione, tuttavia all’interno del suo stomaco sono state ritrovate grosse buste di polietilene e uno spesso filo di nylon. Potranno non essere state loro a causarne il decesso, tuttavia la loro presenza nell’organismo dell’animale fa molto riflettere sul rischio che la fauna marina corre, anche nei nostri mari. L’ha sottolineato al Guardia Costiera, che ha dichiarato lo stato di pericolo in cui i capodogli dei nostri mari incorrono quotidianamente, scambiando pezzi di plastica per cibo e compromettendo la propria salute.

Sebbene non sia morto a causa della plastica, anzi gli esperti dicono che il decesso sia avvenuto circa dieci giorni prima dello spiaggiamento, Leopoldo è già diventato un simbolo della necessità di tutelare il mare da scarichi illegali di rifiuti e inquinamento da plastica.

Cetacei e plastica

Leopoldo non è il primo cetaceo spiaggiato con lo stomaco pieno di plastica, e purtroppo non sarà nemmeno l’ultimo. Solo un paio di mesi fa, in Indonesia, un cetaceo di 9,5 metri è stato trovato spiaggiato nei pressi di un parco naturale con oltre 1000 pezzi di plastica nello stomaco, tra cui bottiglie, tazze, buste e un paio di ciabatte intere. E ancora prima, a inizio giugno, era toccato a una balena pilota, trovata senza in Malesia a causa della presenza di 80 sacchi di plastica nello stomaco che le avevano impedito di nutrirsi adeguatamente.