Balena trovata morta in Indonesia: aveva 6 kg di plastica nello stomaco

Un cetaceo lungo 9,5 metri pieno di plastica, trovato morto sulle rive indonesiane. Appena 5 mesi fa, una balena pilota era stata trovata senza vita sulle coste della Malesia, e nel suo stomaco erano stati scoperti 80 sacchetti di plastica. Sono solo due esempi di come gli otto milioni di plastica che ogni anno finiscono negli oceani stiano rapidamente soffocando e uccidendo la fauna marina.
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Sara Del Dot 21 Novembre 2018

Aveva nello stomaco più di 1000 pezzi di plastica, tra cui 4 bottiglie, 115 tazze, 25 buste, una sacca di nylon e addirittura due paia di ciabatte intere, per un totale di 5,9 kg. Non si hanno certezze che sia morta di questo, ma la balena di 9,5 metri che lunedì è stata trovata senza vita spiaggiata nei pressi del parco naturale di Wakatobi, in Indonesia, di plastica ne aveva ingerita davvero tanta.

Plastica killer

Gli operatori del Wakatobi national park sono stati avvertiti della situazione da alcuni ambientalisti, dopo che alcuni abitanti del villaggio vicino al quale era stata trovata la carcassa avevano iniziato a tagliarla per portarsela via. Solo a quel punto si è iniziata a intravedere l’enorme quantità di rifiuti plastici che lo stomaco dell’animale conteneva. Uno dei coordinatori della conservazione della fauna marina del WWF Indonesian, Dwi Suprapti, ha affermato che, a causa dell’avanzato stato di decomposizione dell’animale, non è stato possibile affermare con certezza che fosse la plastica la causa certa della sua morte, ma ha tuttavia segnalato l’allarmante situazione in cui si trovano i mari indonesiani.

L’Indonesia e la plastica

Con i suoi 260 milioni di abitanti, l’Indonesia è infatti il secondo paese al mondo più inquinato dalla plastica, subito dopo la Cina. Produce infatti circa 3,2 milioni di tonnellate di plastica all’anno, di cui praticamente la metà (1,29 tonnellate) finiscono dritte nell’oceano. Infatti, il problema fondamentale è che questa incredibile quantità di plastica non è gestita correttamente. Infatti, il governo indonesiano si è posto come obiettivo di ridurre il consumo di plastica del 70% entro il 2025. Questo comporta un grande dispendio di risorse ed energia, un impegno nelle scuole per aumentare la consapevolezza, una stretta sull’utilizzo nei negozi di sacchetti di plastica e altri oggetti facilmente sostituibili. L’importante è che la gente si renda conto del pericolo in cui corre con questo utilizzo indiscriminato. E, guardando lo stomaco di questa balena, sembra impossibile non assumere un minimo di consapevolezza.

Cinque mesi fa, la balena pilota

Appena cinque mesi fa, sulle coste della Malesia, era stata trovata agonizzante una balena pilota. Nel suo stomaco ben 80 sacchetti di plastica, per un totale di otto kg di rifiuti, che dopo cinque giorni di tentativi di salvataggio, ne hanno causato la morte. Tutta quella plastica, infatti, aveva fatto ammalare il cetaceo impedendogli di cacciare le sue prede naturali.