Secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista scientifica Science Direct, le bottiglie di plastica potrebbero un giorno essere utilizzate per costruire strutture in cemento più resistenti e flessibili, dai marciapiedi alle barriere stradali, fino agli edifici e ai ponti.

Gli studenti universitari del Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno scoperto che, esponendo i fiocchi di plastica a piccole dosi di radiazioni gamma, i fiocchi diventano una polvere fine che, mescolata con la pasta di cemento, può produrre un calcestruzzo fino al 15% più resistente di quello convenzionale.

Il calcestruzzo è, dopo l'acqua, il secondo materiale più utilizzato al mondo. La produzione di calcestruzzo genera circa il 4,5% delle emissioni mondiali di anidride carbonica indotte dall'uomo. La sostituzione anche di una piccola porzione di calcestruzzo con plastica irradiata potrebbe quindi aiutare a ridurre i livelli di carbonio nell'industria del cemento.

Prima del MIT, altri avevano provato a introdurre la plastica nelle miscele di cemento, ma la plastica non aveva fatto altro che indebolirlo. Così gli studenti del MIT hanno cercato di  esporre la plastica a piccole dosi di radiazioni gamma, per cambiarne la struttura cristallina.

Il risultato? La plastica è diventata più forte, più rigida e più dura. E senza residui di radiazioni.

Se qualcuno decidesse di investire nella ricerca e sviluppare ancora di più questo nuovo tipo di materiale, anche l'industria del calcestruzzo potrebbe finalmente convertirsi al mondo dell'ecologia.

Bisognerà aspettare ancora visto che gli studi sono appena iniziati ma, per migliorare e perfezionare questo processo, la ricerca dei materiali più sostenibili per l'edilizia è appena cominciata.