Il clima dell’Italia si africanizza: in Nord Italia è sempre più simile a quello dell’Etiopia

Nel nord del Belpaese la siccità è raddoppiata nel corso degli ultimi vent’anni ed è venuta a crearsi una situazione climatica che rispecchia sempre più quello dell’Etiopia e del Corno d’Africa. Ad affermarlo uno studio condotto da WaterAid e dalle Università di Cardiff e Bristol.
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Roberto Russo 14 Novembre 2023

La siccità estrema nel Nord Italia è raddoppiata negli ultimi due decenni, creando un clima che rispecchia sempre più quello dell'Etiopia e del Corno d'Africa. L'analisi delle immagini satellitari e dei dati da parte degli scienziati rivela come il riscaldamento globale stia creando un "effetto frusta".

Gli scienziati parlano di una sorta di "rischio climatico a rovescio", per cui, sebbene ci siano periodi di siccità sempre più intensi, diventano anche più frequenti eventi climatici devastanti, che causano alluvioni o altri fenomeni pericolosi per la vita delle comunità.

L'analisi dei dati climatici pubblicata da WaterAid (organizzazione non governativa internazionale che opera in 34 paesi in Africa, Asia, America Latina e Medio Oriente con l'obiettivo di fornire acqua pulita, servizi igienici e igiene a tutti) e dalle università di Cardiff e Bristol rivela che, sotto le estreme pressioni climatiche, le aree che in passato subivano frequenti siccità sono ora più soggette a maggiori inondazioni, mentre altre regioni storicamente soggette a inondazioni ora attraversano periodi di siccità più frequenti.

Tim Wainwright, direttore generale di WaterAid, ha spiegato che la crisi climatica è una crisi idrica in tutto il mondo: "Il nostro clima è diventato sempre più imprevedibile con conseguenze devastanti".

Etiopia e Nord Italia a confronto

La regione meridionale dello Shabelle, in Etiopia, che tra il 1980 e il 2000 ha vissuto numerosi periodi di inondazioni, sta mostrando uno spostamento verso una siccità prolungata e grave. Il fiume Shabelle, una delle principali fonti d'acqua per la Somalia, ha recentemente vissuto le peggiori condizioni di siccità del Corno d'Africa.

L'aumento della siccità si riflette nel Nord Italia e i dati evidenziano che il numero di periodi di secca intensi vissuti da entrambe le aree è più che raddoppiato dal 2000.

Tuttavia, nell'ambito di quello che i ricercatori descrivono come un "rischio climatico a rovescio", la siccità in entrambe le regioni è punteggiata da precipitazioni estreme che causano inondazioni devastanti. Ne abbiamo visto esempi concreti in Lombardia la scorsa estate.

Il capovolgimento degli estremi climatici ha conseguenze importanti per milioni di persone che vivono in alcune delle aree più povere del mondo, dove le comunità sono spesso mal equipaggiate per affrontarli.

La ricerca ha esaminato la frequenza e la magnitudo dei rischi di inondazioni e siccità negli ultimi 41 anni in località di sei paesi: Pakistan, Etiopia, Uganda, Burkina Faso, Ghana e Mozambico. L'Italia è stata inclusa come termine di confronto europeo.

"Dai terreni agricoli colpiti dalla siccità – ha avvertito Wainwright – agli insediamenti devastati dalle alluvioni, le comunità in Pakistan, Burkina Faso, Ghana ed Etiopia stanno tutte sperimentando allarmanti effetti di sferzate climatiche; l'Uganda sta sperimentando inondazioni sempre più catastrofiche e il Mozambico un caotico mix di entrambi gli estremi".

Fonte | University of Bristol;