Il colpo di calore: cos’è, come prevenirlo e come si tratta

Il colpo di calore è un malessere tipico dell’estate, che si presenta quando la temperatura corporea supera i 40 gradi. Le cause possono dipendere dall’eccessivo calore esterno o da un tasso di umidità eccessivo. Esistono dei rimedi e alcuni accorgimenti che ti aiutano a prevenire questo disturbo, ma prima cerchiamo di capire come si manifesta e cosa fare se ti capita di assistere ad un evento di questo tipo.
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Maria Teresa Gasbarrone 4 Agosto 2023
* ultima modifica il 10/10/2023

Il colpo di calore è un aumento pericoloso della temperatura corporea che provoca alterazione dello stato di coscienza e, se non è prontamente riconosciuto, può portare a conseguenze fatali.

Fortunatamente, nonostante le variazioni della temperatura esterna, il nostro corpo è normalmente in grado di contrastare i rialzi termici attraverso la produzione di sudore. Il più grande organo che dissipa il calore è la pelle: quando fa caldo, il cuore pompa più sangue alla cute stimolando le ghiandole sudoripare a produrre il sudore che tanti odiano. Il sudore può quindi evaporare e raffreddare tutto l’organismo.

Vediamo meglio in cosa consiste il colpo di calore, quali sono i sintomi con cui si manifesta e quali le possibili complicazioni.

Cos’è il colpo di calore 

La definizione di colpo di calore è la presenza di ipertermia, ovvero di una temperatura corporea superiore ai 40°C, in associazione a segni di alterazione dello stato di coscienza. È indispensabile riconoscere tempestivamente il colpo di calore perché esso può provocare il cedimento degli organi interni e comprometterne irreversibilmente la funzione. Generalmente le temperature superiori ai 41°C sono catastrofiche e richiedono un trattamento tempestivo e aggressivo per evitare il decesso.

Esistono due varianti del colpo di calore:

  • Variante classica: insorge entro 2 ore dall’esposizione alle alte temperature ed è più frequente nei bambini e negli anziani
  • Variante correlata a esercizio fisico: insorge nelle persone sane e attive (come gli atleti) in seguito all’esecuzione di intensi sforzi in ambienti molto caldi

Cosa causa il colpo di calore

Non occorre un grande sforzo d’immaginazione: molti di noi riconosceranno sicuramente l’associazione deleteria di caldo soffocante e umidità. Le cause principali del colpo di calore sono proprio queste:

  • Temperatura esterna troppo alta
  • Alto tasso di umidità
  • Ridotta ventilazione o aerazione dell’ambiente

Tanto odiato e per nulla estetico sugli abiti, il sudore è il principale meccanismo di raffreddamento del corpo che, come in una pentola d'acqua bollente, tramite l'evaporazione trasferisce il calore dalla cute verso l'esterno. Quando il caldo perdura per lunghi periodi e l’umidità supera il 75% però, il sudore non riesce a evaporare e a trasferire il calore all’esterno. Il risultato? Un minore raffreddamento e una maggiore disidratazione.

Esistono poi altre condizioni per cui il rischio che si verifichi un colpo di calore è aumentato perché i meccanismi termoregolatori non sono efficienti.

  • Anzianità: a causa della disidratazione, della ridotta risposta alla sete, delle malattie croniche concomitanti e delle condizioni socio-sanitarie compromesse
  • Infanzia: la ridotta superficie cutanea contribuisce in maniera minore all’evaporazione del sudore
  • Obesità
  • Malattie che alterano i meccanismi di traspirazione della pelle come le malattie cardiovascolari, cutanee e ghiandolari
  • Indumenti pesanti o attrezzatura di protezione lavorativa che alterano l’evaporazione del sudore

I sintomi e le complicazioni del colpo di calore

I sintomi principali del colpo di calore sono lo stato alterato di coscienza e l’ipertermia, cioè la temperatura superiore a 40 °C.

Vediamoli in dettaglio:

  • Alterazione dello stato mentale: si può manifestare in diversi modi e gradi. Possono essere presenti mal di testa, vertigini, agitazione, aggressività, stato confusionale, epilessia, allucinazioni, comportamento bizzarro e delirio. Queste alterazioni possono precedere il coma.
  • Sudorazione: in quasi la metà dei casi può essere ancora presente, nonostante non serva a raffreddare il corpo. Il sudore che non evapora, ma gocciola sulla pelle, non solo non contribuisce al raffreddamento, ma comporta una perdita di liquidi e di sali minerali
  • Pelle calda
  • Viso bluastro
  • Attivazione del sistema nervoso simpatico nel tentativo di far fronte al cedimento degli organi: la pupilla si dilata, il respiro e i battiti aumentano (tachipnea e tachicardia)
  • Segni di disfunzione multiorgano: edema polmonare, pressione bassa persistente, arresto della diuresi ecc.

Come capire se si ha la congestione

La congestione è una delle conseguenze più pericolo che potrebbero seguire a un colpo di calore. In sostanza, si tratta del blocco della digestione per colpa di uno sbalzo termico e in alcuni casi può essere anche letale.

I disturbi o sintomi sono simili a quelli che possono manifestarsi in caso di colpo di calore o di insolazione. I principali sono:

  • dolore al torace;
  • sudorazione fredda;
  • brividi;
  • pallore;
  • pelle d'oca;
  • sensazione di pesantezza e bruciore allo stomaco;
  • crampi all'altezza dello stomaco
  • flatulenza;
  • capogiri;
  • stato confusionale;
  • nausea e vomito;
  • graduale abbassamento della pressione arteriosa, con sensazione di svenimento che difficilmente culmina in una perdita di coscienza.

La congestione digestiva è considerata un disturbo tipico dell'estate e del caldo e sono diverse le cause che possono determinarla. Spesso è dovuta all'introduzione di bevande ghiacciate, durante o subito dopo i pasti. Tuttavia, anche un eccessivo sforzo fisico o il passaggio da un ambiente riscaldato ad uno freddo (ad esempio, in inverno, dopo aver mangiato, fare una passeggiata all'aperto senza essersi adeguatamente coperti) può provocare una congestione digestiva.

Complicazioni

Durante il colpo di calore il corpo non riesce a perdere calore in modo sufficientemente rapido in caso di caldo estremo. Dato che l’organismo non riesce a raffreddarsi, la temperatura corporea continua ad aumentare rapidamente verso livelli pericolosamente alti. Le condizioni che interferiscono con la perdita di calore, i farmaci che riducono la sudorazione e alcune patologie della cute, aumentano il rischio.

La prognosi del colpo di calore dipende dalla temperatura iniziale, dalla tempestività del trattamento e dalla gravità dei sintomi.

Il colpo di calore può causare danni, temporanei o permanenti, a organi vitali come cuore, polmoni, reni, fegato e cervello. Maggiore è la temperatura, soprattutto se superiore a 41 °C, più rapidamente si manifestano i problemi. Se non si interviene prontamente, può perfino causare la morte.

La mortalità è del 10% se i sintomi sono riconosciuti in tempo e la persona viene trasportata prontamente in ospedale, mentre senza un trattamento precoce ed efficace la mortalità è molto alta (fino all’80%), poiché nel frattempo possono essersi già presentati i segni dell’insufficienza d’organo e il coma.

Quanto dura il colpo di calore

La durata dei sintomi o disturbi innescati dal colpo di calore e dall'insolazione è variabile e soggettiva. Ovviamente molto dipende dalla velocità con cui si interviene: i sintomi come malessere, febbre, nausea, vomito e disidratazione normalmente possono rientrare anche in poche ore con la giusta terapia.

Se invece i primi sintomi vengono trascurati e la temperatura del corpo supera i 41°C si possono verificare anche danni irreversibili agli organi interni.

Cosa fare e come si cura

La terapia per il colpo di calore deve essere tempestiva e aggressiva, per impedire il cedimento degli organi e la morte. La prima cosa da fare è chiamare il 118 e non provare a far passare il caldo da soli. Se una persona appare confusa, “strana” o quasi in stato d’incoscienza, procedi tempestivamente a:

  1. Trasportarla in un luogo fresco e ombroso
  2. Sdraiarla sulla schiena con le gambe sollevate
  3. Eliminare gli abiti
  4. Sventolare tutto il corpo

Il trattamento principale deve essere quello di raffreddare il corpo appena possibile e con i mezzi a disposizione. Se è possibile immergi la persona in una vasca di acqua fredda massaggiandole la pelle e le estremità perché questo favorisce la dispersione del calore a livello cutaneo.

Nei casi in cui l’immersione non sia possibile, è fondamentale cercare comunque di diminuire la temperatura:

  • Ventila il corpo con un ventaglio, un ventilatore o un asciugacapelli
  • Raffredda la pelle spruzzando acqua o tamponando con un asciugamano bagnato e ribagnandolo quando diventa tiepido

Alcuni reparti di medicina d’emergenza possiedono delle unità di raffreddamento appositamente progettate grazie alle quali la maggior parte dei pazienti è raffreddata in meno di 1 ora. In seguito al raffreddamento la persona sarà ricoverata in terapia intensiva per la rianimazione, la reidratazione e la terapia di supporto per l’insufficienza d’organo.

Cosa fare in caso di congestione digestiva

Cosa fare subito

Alla prima sensazione di malessere bisogna sospendere ogni attività e distendersi con le gambe sollevate rispetto alla testa in un luogo ben ventilato ed asciutto.

È importante tenere calda la pancia per ripristinare la temperatura corporea e riattivare la digestione effettuando un lieve massaggio. È utile anche inumidire di tanto in tanto la fronte con un panno imbevuto d'acqua a temperatura ambiente.

Se la congestione è avvenuta dopo un bagno, bisogna asciugarsi e riscaldarsi immediatamente.

Rimedi naturali

Dopo che la temperatura corporea si è ristabilita, può essere utile bere a piccoli sorsi liquidi tiepidi o a temperatura ambiente, come, ad esempio, acqua o camomilla.

In genere, dopo circa 2-3 ore i disturbi scompaiono ma può rimanere una sensazione di stanchezza con dolori muscolari.

Diagnosi

La diagnosi del colpo di calore è clinica e si basa su:

  • Riconoscimento dei segni di alterazione mentale;
  • Misurazione della temperatura centrale attraverso una sonda rettale, esofagea o vescicale.

Nei reparti di terapia intensiva si eseguono i test di laboratorio per indagare la disfunzione d’organo.

Come prevenire il colpo di calore

Naturalmente esistono dei rimedi per prevenire il colpo di calore. Il modo migliore è sicuramente il buon senso, perciò basta seguire delle semplici norme che permettano al nostro organismo di attivare i meccanismi di dispersione del calore. Gli accorgimenti più importanti sono una buona idratazione e l’acclimatamento graduale a luoghi molto caldi

  • Bevi regolarmente, a intervalli di poche ore e indipendentemente dalla sete
  • Non rimanere a lungo in luoghi poco ventilati
  • Utilizza abiti larghi, leggeri e di colore chiaro
  • Evita, quando possibile, gli sforzi intensi e aumenta i periodi di riposo negli ambienti molto caldi, umidi e non ventilati, o se indossi abiti pesanti che riducono la dispersione termica (ad esempio l’equipaggiamento lavorativo di protezione)
  • Riduci l’apporto calorico con la dieta, soprattutto quello derivante dai cibi grassi, e aumenta frutta e verdura perché contengono moltissima acqua (l’80-90%), sali minerali, vitamine e fibre.

Insieme agli anziani, i lattanti e i bimbi sono i più vulnerabili agli effetti del calore, questo perché nell’infanzia i meccanismi termoregolatori non sono ancora del tutto sviluppati, per cui si ha

  • Produzione di sudore più lenta
  • Limitata superficie corporea che non permette una dispersione adeguata di calore attraverso il sudore
  • Minore risposta alla sete.

Per prevenire il colpo di calore nei bambini è bene assumere alcuni provvedimenti:

  • Evitare di uscire nelle ore più calde: dalle 11.30 alle 16.30 circa
  • Aumentare la ventilazione dell’ambiente e utilizzare il deumidificatore
  • Evitare di passare continuamente da ambienti più caldi a quelli più freddi e viceversa
  • Indossare indumenti leggeri (meglio se di lino o di cotone) e dai colori chiari
  • Bagnare spesso la testa e rinfrescare il corpo
  • Bere molto e, se il caldo è molto intenso, bere anche bevande ricche di sali minerali in modo tale da reintegrarne la perdita Dieta ricca in frutta e verdura

Fonti| Ospedale Bambin Gesù; Manuale MSD; MedScape; Iss; Manuale Msd

(Scritto dalla Dottoressa Roberta Kayed il 2 luglio 2019
modificato da Maria Teresa Gasbarrone il 4 agosto 2023)

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