Il Comune di Milano decide di non tagliare più l’erba nei parchi: la motivazione

Il Comune di Milano ha deciso di non voler più tagliare l’erba nei parchi. In questo modo aumenterebbe la biodiversità del verde in città, ma anche si riuscirebbe a tutelare l’ecosistema del verde urbano. Queste sono le due tesi su cui la Giunta di Sala punta, ma arrivano anche le prime accuse. Botta e risposta tra Comune e Regione.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Mattia Giangaspero 10 Maggio 2023

"Più biodiversità, bisogna tutelare l'ecosistema del verde a Milano". È questa la motivazione che ha spinto l'Assessore al verde, Elena Grandi, a non far più tagliare l'erba, o quasi, nei parchi della città.

La spiegazione dell'Assessore Grandi

Il Comune, in giunta ha poi deciso di approvare la riduzione dei tagli di aree verdi e la spiegazione arriva direttamente dall'Assessore Grandi, di Palazzo Marino, tramite un post social:

"L’erba del vicino è sempre la più verde. Anzi la più alta. Francoforte ha fatto una scelta precisa per tutelare ecosistemi e biodiversità. In molti parchi e giardini e aiuole della città l’erba è lasciata alta eppure i bambini giocano lo stesso e le persone si sdraiano nei prati. Stiamo provando a fare lo stesso a Milano, riducendo la frequenza degli sfalci. "Si tratta di una delle tante cose di cui abbiamo parlato in queste giornate ricche e intense di scambi e di confronti organizzate dai Verdi di Francoforte con gli amministratori verdi di Milano e di Lione", ha concluso l'esponente della giunta Sala.

La critica dell'Assessore regionale al Verde

Arrivano anche le prime critiche a questa decisione intrapresa dal Comune di Milano. Il consigliere comunale e assessore regionale al Territorio e sistemi Verdi, Gianluca Comazzi ha attaccato la scelta indicando come questa porti meno manutenzione e cura.

"Ora ci è tutto più chiaro: capiamo perché i nostri parchi sono in un totale stato di abbandono", ha accusato. "Evidentemente all’assessore non interessa delle decine di migliaia di cani che vivono nella nostra città e che puntualmente ogni anno rischiano la vita per colpa dei forasacchi e delle migliaia di euro che i milanesi spendono per farli curare dal veterinario”.