Il delfino Honey è morto in Giappone solo e senza alcuna cura nel parco acquatico abbandonato

Scampò alla baia di Taiji, perdendo però tutta la sua famiglia. Il destino non ha riservato ad Honey una vita facile ed è così che il cetaceo è morto in una struttura ormai abbandonata dal 2018.
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Alessandro Artuso 6 Aprile 2020

Avere rispetto per gli animali non è purtroppo una cosa così scontata ed è per questo che un delfino come Honey non ce l'ha fatta. Il cetaceo femmina ha perso la vita in Giappone nell'Inubozaki Marine Park dopo la chiusura decisa nel 2018. All'interno della struttura vi erano circa 40 pinguini, pesci e altri rettili che purtroppo sono morti. Honey era l'ultima sopravvissuta, nel disinteresse generale. Nonostante tutto i proprietari avevano più volte assicurato sullo stato di salute del delfino e lo hanno fatto per mesi.

La vita di Honey

Le immagini del video mostrano Honey nuotare nel suo habitat ormai invivibile e senza alcuna misura di sicurezza. Un delfino lasciato da solo, morto dopo tanti mesi di proteste da parte degli animalisti che ne chiedevano un maggiore rispetto e cura.

Cosa è la baia di Taiji

Honey scampò al massacro della baia di Taiji, di cui ti ho già parlato in diverse occasioni, nel 2005. L'allora piccolo cetaceo fu l'unico della sua famiglia a salvarsi. Un lavoro di apprendimento non naturale, quello di Honey, fatto di insegnamenti a comando e piroette con l'unico scopo di intrattenere il pubblico accorso nella struttura.

Purtroppo la baia di Taiji è famosa per l'uccisione di numerosi esemplari che vengono spinti in una zona specifica, appunto la baia, diventata l'angolo della morte per decine e decine di cetacei. La pratica in Giappone è legale, ma l'associazione Ric O'Barry's Dolphin Project si sta battendo da tempo per cambiare le cose.