Il discorso di Mattarella in Kenya sulla necessità di combattere la crisi climatica anche a difesa dei diritti umani

Nel corso della visita di Stato in Kenya il Presidente Sergio Mattarella ha parlato più volte della crisi climatica, soffermandosi anche sulla situazione italiana. Tra le varie conseguenze Mattarella ha citato la crisi alimentare e le migrazioni forzate, invitando la comunità internazionale a intervenire in modo efficace.
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Roberto Russo 15 Marzo 2023

In questi giorni il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si trova in Kenya per una visita di Stato. Nella conferenza stampa al termine dell'incontro con il Presidente della Repubblica del Kenya, William Ruto, Mattarella si è soffermato sulla crisi climatica, quale problema globale, anche in ottica di rispetto dei diritti umani.

Dopo aver parlato dell'emergenza siccità che attanaglia l'Africa orientale e che si avverte anche da noi, Mattarella ha riassunto la situazione climatica dell'Italia: “Nel nostro Paese avvertiamo un’esigenza di pioggia. Vi è un abbassamento anche delle nevi sulle montagne, che è indice delle conseguenze del cambiamento climatico”. In questa ottica ha invitato “la comunità internazionale a procedere con decisione sulla strada dei provvedimenti e dei comportamenti che attenuino l’inquinamento atmosferico e consentano di contrastare con efficacia il cambiamento climatico”.

Secondo il Presidente Mattarella contrastare il cambiamento climatico, infatti, è la base da cui partire per “un futuro di sviluppo, di benessere, che riguardi i nostri giovani e le future generazioni”. Si tratta di parole importanti, anche in considerazione del fatto che il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (United Nations Environment Programme, UNEP) ha la propria sede principale proprio a Nairobi, capitale del Kenya.

Crisi climatica e diritti umani

Dopo i discorsi ufficiali, sono state poste alcune domande ai due Capi di Stato. A Mattarella è stato chiesto quali soluzioni mettere in campo a livello internazionale e nazionale per contrastare la siccità. Con lucidità il nostro Presidente ha notato: “La siccità crea in molte Regioni del mondo una crisi alimentare che spinge ulteriormente i fenomeni migratori. Vi sono zone in cui non è possibile più la sopravvivenza alimentare a causa della siccità, e questo spinge ulteriormente, comprensibilmente, flussi migratori. Quindi è un tema centrale, quello del mutamento climatico”.

Rammentando poi la tragedia della Marmolada dello scorso luglio, ha concluso: “Vi è una condizione generale nel mondo che sta sempre più richiamando tutti alla consapevolezza di un impegno reale. Dopo aver fatto un riferimento agli strumenti che possono entrare in campo con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, Mattarella ha notato, con una punta di amarezza: “Ci duole che alcuni Paesi non si rendono conto che non si può rinviare questo tema a un secondo tempo che non c’è. Bisogna affrontarlo adesso, con molta determinazione”.

Siccità e migrazioni

Sergio Mattarella è tornato sull'argomento anche in occasione del brindisi durante il pranzo ufficiale. E anche in questo caso ha collegato la crisi climatica ai diritti umani. Ha detto il Presidente: “I conflitti impediscono di affrontare uniti i gravi problemi che affliggono l’umanità, a partire dalla crisi climatica che determina fenomeni che colpiscono tutte la nazioni, a partire dalla siccità, generando situazioni di carestia e di migrazioni forzate”.

In apertura: foto del Parco nazionale di Amboseli in Kenya