Il Giappone è alle prese con una rara “malattia carnivora”: cos’è la sindrome da shock tossico da streptococco e come si contrae

Le autorità sanitarie giapponesi hanno lanciato l’allarme per un aumento dei casi di sindrome di shock tossico da streptococco. Si tratta di una malattia causata da streptococcus pyogenes, un batterio più noto come streptococco A o “batterio mangia carne” che si trasmette sia attraverso le goccioline respiratorie sia per contatto diretto del batterio con ferite o lesioni.
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Kevin Ben Alì Zinati 27 Marzo 2024
* ultima modifica il 27/03/2024

In Giappone non si parla d’altro: la sindrome da shock tossico streptococcico sta agitando cittadini e autorità sanitarie ormai da diversi giorni.

Al punto che il governo metropolitano di Tokyo ha lanciato un’allerta alla popolazione perché i casi di questa particolare, rara ma grave infezione batterica stanno crescendo sempre di più.

Considera che al 17 marzo 2024, erano stati registrati ben 88 solo nella capitale oltre ad altre 517 infezione confermate su tutto il territorio nazionale.

In tutto il 2023, Tokyo aveva visto appena 141 casi e 42 decessi connessi a quella che è stata mediatamente ribattezzata come la “malattia carnivora” perché provocata da streptococcus pyogenes, un batterio più noto come streptococco A o, appunto, “batterio mangia carne”.

I timori per l’attuale situazione hanno anche oltrepassato i confini arrivando fino alla Corea del Nord che nelle scorse ore ha deciso di mettere la precauzione davanti a tutto e di cancellare la partita di qualificazioni ai Mondiali di Calcio del 2026 in programma a Pyongyang.

Lo spettro del Covid-19 è ancora ben presente: le infezioni da streptococco, oltre che attraverso il contatto diretto e la presenza dei batteri nelle ferite, si trasmettono anche attraverso le droplets, le famose goccioline respiratorie. Esattamente come Sars-CoV-2.

Va detto però che in linea generale lo streptococco di gruppo A è responsabile di malattie come tonsillite, faringite o scarlattina seppur in forme lievi.

È raro ma può succedere che l’infezione peggiori al punto da dare origine a una malattia decisamente più grave e a complicazioni altrettanto serie, tra cui appunto la sindrome da shock tossico streptococcico.

I Cdcd statunitensi, per quasi la metà delle persone affette da STSS non sanno come i batteri siano entrati nel corpo. A volte entrano nel corpo attraverso aperture nella pelle, come una lesione o una ferita chirurgica, altre volte possono anche penetrare attraverso la pelle all’interno del naso e della gola.

Una volta introdottosi nel nostro organismo, il batterio può provocare sintomi come:

  • febbre e brividi
  • dolori muscolari
  • nausea e vomito

Nel giro di 24-48 ore, però, il quadro clinico può anche complicarsi con un abbassamento della pressione sanguigna e condizioni più serie come:

  • Ipotensione (bassa pressione sanguigna)
  • Tachicardia (frequenza cardiaca più veloce del normale)
  • Tachipnea (respirazione rapida)
  • Insufficienza d'organo

Una condizione, quest’ultima, estremamente compromettente e spesso anche fatale. A questi sintomi devi anche aggiungere l’insorgenza di eruzioni cutanee che, degenerando in infezioni, possono andare in necrosi: ecco perché si dice che il batterio “mangi la carne” di chi ne soffre.

Ma il punto più importante e delicato è quello del contagio. Come avviene la trasmissione della sindrome da shock tossico streptococcico? Per i Cdc statunitensi, si tratta di una malattia raramente contagiosa.

È molto raro, dicono, che qualcuno affetto da STSS diffonda l’infezione ad altre persone. Tuttavia, qualsiasi infezione da streptococco di gruppo A può trasformarsi in STSS ed è molto facile diffondere i batteri dello streptococco di gruppo A. Per questo, le autorità giapponesi hanno chiesto a tutti i cittadini di adottare tutte le misure preventive necessarie, come il lavaggio frequente delle mani e le altre norme igieniche.

Fonte | Cdc

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