“Il glifosato non è cancerogeno”: l’Ue verso il rinnovo dell’autorizzazione al discusso erbicida

Secondo il rapporto preliminare sulla sicurezza della sostanza redatto dalle autorità di quattro Paesi membri (Francia, Paesi Bassi, Svezia e Ungheria), il glifosato non sarebbe cancerogeno, né mutageno né tossico per la riproduzione. La parola finale spetta all’Echa e all’Efsa, che si dovranno esprimere sull’erbicida entro la fine del 2022.
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Federico Turrisi 18 Giugno 2021

Glifosato, sì o no? Nel 2017 l'Unione Europea ha dato il via libera all'uso in agricoltura dell'erbicida più diffuso e contestato nel mondo (su Ohga ce ne siamo occupati a lungo; e se te lo sei perso, ti consigliamo di leggere il nostro speciale). L'autorizzazione ha una durata quinquennale e scade il 15 dicembre 2022; tant'è che le autorità europee hanno già avviato il processo di revisione degli studi per valutare se estendere o meno l'utilizzo di questa sostanza.

Ebbene, tre giorni fa è arrivato un primo segnale che fa presagire alla concessione del rinnovo dell'erbicida: il glifosato non è cancerogeno, mutageno o tossico per la riproduzione. Vengono confermati solo i possibili danni agli occhi e la tossicità per gli organismi acquatici . È questa, in estrema sintesi, la conclusione del rapporto preliminare – parliamo di un documento di oltre 11 mila pagine! – sulla sicurezza del composto chimico consegnato all'Agenzia europea delle sostanze chimiche (Echa) e all'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa). Il testo è stato scritto dalle autorità di quattro Paesi membri, cioè Francia, Paesi Bassi, Svezia e Ungheria, e non di uno solo come da prassi Ue. La critica che viene avanzata ormai da anni è che molti di questi studi sulla valutazione del rischio siano finanziati dalle stesse aziende dell'agribusiness.

Insomma, mentre alcuni Paesi europei annunciano prima di volerlo bandire (come Austria e Germania) o comunque cercare di diminuirne l'utilizzo (vedi il caso della Francia) per poi fare parziali retromarce, siamo ancora qui a discutere sul fatto che è molto probabile che sul suolo europeo si potrà continuare a fare uso del glifosato ancora per i prossimi anni.

Comunque, l'iter per il rinnovo autorizzativo è appena all'inizio. A settembre l’Efsa e l’Echa daranno il via alle consultazioni pubbliche su questa relazione. L'associazione no-profit Health and Environment Alliance (Heal) ha già espresso in un comunicato stampa tutta la sua preoccupazione per questo primo passo verso un nuovo semaforo verde per il glifosato, e chiede ai due enti regolatori europei di consultare con lo stesso metro di giudizio tutti i dati a disposizione, anche quelli provenienti da studi indipendenti. Il verdetto finale arriverà soltanto negli ultimi mesi del 2022, cioè tra più di un anno. E non sappiamo quello che potrà accadere nel frattempo.