
L'iter selezionato prevede che gli attuali enti con i quali si è firmato il contratto di fornitura della luce, inviino direttamente alle residenze o domicili dei cittadini una lettera d'avviso in cui sono illustrate tutte le nuove offerte.
È anche ovvio che la lettera che riceverai (o hai già ricevuto), non sarà la medesima che riceveranno tutti. Sono state scelte due diverse categorie, ovvero i clienti vulnerabili e i clienti non vulnerabili e questo perché le condizioni di trattamento saranno diverse
I clienti non vulnerabili, che in Italia sono circa 3.7 milioni di persone, potranno accettare l'offerta che gli enti hanno proposto, oppure potranno rivolgersi agli altri operatori del mercato libero. Qualsiasi cliente che non dovesse modificare il proprio contratto di fornitura dell'energia verrà autonomamente inserito nel mercato di tutele graduali che durerà 3 anni, in cui sarà Arera a fare un prezzo di stima, nazionale (stesso meccanismo del prezzo nazionale della benzina).
Quindi, comunque, i consumatori non vulnerabili avranno la possibilità e il tempo di scegliere l'offerta più adatta alle proprie esigenze, assicurando nel frattempo la continuità della fornitura e adeguati obblighi informativi in capo ai venditori
La fine del mercato tutelato non è arrivata all'improvviso. Si parla di questa cessazione addirittura dal 1999, anno in cui fu approvato il decreto Bersani. Decreto che recepiva la legge europea per la creazione di un mercato unico dell’energia nell’Unione Europea. Nel 2007 il mercato dell’energia in Italia venne ufficialmente liberalizzato con la creazione di un mercato libero. Il mercato tutelato, però, venne comunque mantenuto come alternativa, per garantire un periodo di transizione la cui conclusione è stata rimandata più volte, l’ultima lo scorso anno appunto per la crisi energetica.
E proprio su questa linea di discorso tra mercato tutelato e libero, aggiungiamo che quel che potrebbe avvenire per il singolo privato non si discosterà molto da ciò che avviene già, per esempio, nei condomini. Infatti i condomini non hanno alcuna possibilità di istituire contratti con enti che forniscono elettricità nel mercato tutelato, ma solo nel mercato libero. Quindi tutte le fluttuazioni che hai notato nei pagamenti delle rate condominiali potresti in futuro notarle anche nelle bollette di casa tua o del tuo negozio.
Alla fine però tieni sempre conto che le tariffe non saranno più stabilite da un’autorità, che tende a garantire meno speculazioni e rincari eccessivi, ma dai singoli operatori, su cui vigila l’Antitrust, l’autorità per la concorrenza.
Fonte | Governo Italiano