
Siamo cresciuti troppo. Anzi, meglio dire: il mondo, dal punto di vista dell'energia sostenibile e rinnovabile è già cresciuto troppo. So già a cosa stai pensando, non ci crederai mai e ti sembrerà assurdo visto ancora quel che c'è da fare per ridurre il riscaldamento globale.
Eppure, secondo un gruppo di scienziati dell’Università di Exeter e dell’University College di Londra, il mondo potrebbe aver già raggiunto il famoso "tipping point fotovoltaico", ovvero il punto di crescita esponenziale più alto raggiunto. Insomma abbiamo raggiunto il picco di crescita e quel che ci prospetta il futuro sarà una crescita ancora, ma molto più blanda.
I ricercatori sono stati in grado di identificare questo attraverso un modello tecnologico ed economico basato sui dati, ha voluto stabilire i livelli di predominanza delle varie fonti energetiche nel futuro a medio e lungo termine. Secondo la dottoressa Femke Nijsse, del Global Systems Institute di Exeter, infatti, “i recenti progressi delle energie rinnovabili rendono le proiezioni basate sui combustibili fossili non più realistiche“.
Quel che c'è da dire anche è che di recente, per quanto riguarda lo sviluppo tecnologico, il fotovoltaico ha fatto grandi passi da gigante. Sono arrivate per esempio nuove tipologie di celle solari, modulari, flessibili, invisibili (come se fossero dei semplici vetri) e oltre il fattore estetico, è migliorata molto l'efficienza e di accumulo energetico.
Sempre secondo la dottoressa Nijsse: “Le proiezioni più vecchie spesso si basano su modelli che vedono l’innovazione come qualcosa che accade al di fuori dell’economia. In realtà, esiste un circolo virtuoso tra le tecnologie che vengono implementate e le aziende che imparano a farlo in modo più economico. Quando si include questo ciclo nelle proiezioni, è possibile rappresentare la rapida crescita del solare negli ultimi dieci anni e nel futuro”.