Il pangolino è adesso un animale protetto in Cina: non può essere più usato per la medicina tradizionale

Le scaglie del pangolino non saranno più commercializzate in Cina. Il mercato illegale subisce una brusca frenata dopo il provvedimento del Governo che ha eliminato l’esemplare dalla lista della medicina tradizionale.
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Alessandro Artuso 11 Giugno 2020

Il traffico illegale di animali selvatici rischia di compromettere la salute di tanti esemplari, oltre che degli esseri umani e, proprio per questo, la Cina ha alzato il livello di massima allerta per salvaguardare i pangolini. La loro protezione è stata annunciata dal China’s National Forestry and Grassland Administration la cui notizia è stata confermata dall’agenzia stampa Afp.

La novità

Ti avevo già raccontato le novità sul commercio di questi esemplari che frutta importanti guadagni nel mercato illegale. Con il nuovo provvedimento il pangolino esce dall’elenco ufficiale degli animali utilizzati per la medicina tradizionale cinese e quindi le sue scaglie non saranno più vendibili.

I numeri

Anche il WWF ha parlato di una novità importante per aiutare la specie ad uscire dallo status di “rischio critico” come riportato dalla red list dell’Iucn. Ogni anno muoiono in Asia circa 200mila pangolini per il commercio illegale della loro carne, ma anche delle scaglie. Proprio di recente, infatti, un sequestro in Asia ne ha bloccato circa 130mila chili pronti per il mercato cinese.

Da parte del WWF l’auspicio è che questa scelta possa riportare la massima attenzione sui programmi di conservazione di una specie minacciata come quella del pangolino. Leggi più rigide e controlli rigorosi aiuterebbero senza ombra di dubbio a bloccare i bracconieri senza scrupoli, abbattendo di conseguenza i proventi del commercio illegale.