
Le autorità nel nord-est della Cina hanno avviato una campagna contro il bracconaggio e parallelamente è stata rafforzata la protezione delle tigri siberiane e dei leopardi dell'Amur, specie in via di estinzione.
Le tigri siberiane, note come tigri dell'Amur o della Manciuria, vivono principalmente nella Russia orientale, nella Cina nord-orientale e nella parte settentrionale della penisola coreana e oggi si contano circa 500 esemplari, mentre i leopardi dell'Amur sono uno dei felini più a rischio di estinzione al mondo con soli 100 individui e sono stati classificati come "in pericolo di estinzione" dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).
L'ufficio di gestione del Northeast China Tiger and Leopard National Park ha lanciato la campagna nelle aree di Wangqing, nella provincia di Jilin e nella provincia di Heilongjiang.
La campagna vedrà le autorità locali pattugliare il parco e l'area limitrofa, rimuovendo le trappole tese dai bracconieri. I bracconieri posizionano trappole e fili nelle foreste, minacciando non solo le tigri e i leopardi ma anche le loro prede, il che ha portato a una carenza di cibo per questi animali.
La campagna durerà fino alla fine di aprile, ed è stato dichiarato che più dipartimenti avranno anche l'obiettivo di reprimere il commercio illegale e il trasporto di animali selvatici.
Nel 2017, la Cina ha lanciato un progetto di un Parco Nazionale per le tigri siberiane e i leopardi dell'Amur, che copre un'area di oltre 1,46 milioni di ettari. Negli ultimi tre anni è stata pattugliata quasi l'intera area e sono stati arrestati 67 bracconieri.