Il progetto del bio-idrogeno ottenuto dai rifiuti organici raccontato a Ohga

Quali rifiuti organici potrebbero garantire il bio-idrogeno? Come funzionerebbe questa nuova filiera? Quali processi ci sono per la creazione del bio-idrogeno. Abbiamo risposto a tutte queste domande.
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Mattia Giangaspero 10 Novembre 2023
Intervista a Francesco Valentino Ricercatore Università Ca'Foscari Venezia - Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica

Oggi, 10 novembre 2023, si conclude Ecomondo e noi di Ohga vorremmo raccontare uno dei progetti più innovativi presentati durante la fiera della sostenibilità. Si tratta di un progetto fondato da Inail che porterà, con la speranza, alla creazione di una filiera di produzione del bio-idrogeno, grazie al riuso dei rifiuti organici. A spiegarci come potrebbe avvenire e quali potrebbero essere i rifiuti organici essenziali è stato direttamente il coordinatore del progetto: Francesco Valentino, (Ricercatore Università Ca'Foscari Venezia – Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica).

Ci potrebbe raccontare il progetto? Come funzionerebbe?

L'idrogeno è possibile produrlo e anzi la produzione dell'idrogeno dai rifiuti non è un qualcosa di così nuovo come si crede. La loro produzione avviene attraverso processi anaerobici, quindi senza l'aggiunta di ossigeno, in bio reattori chiusi, completamente al buio e pre-riscaldati intorno ai 30 gradi. 

Per esempio, partendo dalla ricerca del rifiuto organico, questo deve essere attentamente selezionato. La componente organica deve essere elevata e deve avere un basso quantitativo di materiali inerti, quindi non ci deve essere la plastica, metalli ferrosi e non e ceneri.

Un esempio di rifiuto organico ottimale per la produzione di bio-idrogeno? 

L'umido preso dalla raccolta differenziata, porta a porta. Anche però rifiuti provenienti dalle industrie alimentari, in quanto producono diversi rifiuti reflui, solidi o liquidi che siano, i quali però presentano un livello di nutrienti così elevato che potrebbero essere utilizzati proprio per produrre l'idrogeno. 

Chiaramente l'impatto della raccolta differenziata è molto più grande perchè stiamo parlando di una produzione estremamente più elevate rispetto alla raccolta dei rifiuti dalle industrie alimentari.  Più materiale otteniamo, ovviamente più idrogeno produrremmo. È questa la chiave di svolta. 

Vorrei farle un'ultima domanda. Ponendo il caso che questa sperimentazione vadi a buon fine, in Italia come crede possa funzionare questo processo? 

Dico una banalità..- però c'è bisogno di investimenti, perchè un'azienda che è incaricata alla raccolta del rifiuto e quindi ovviamente al trasporto e allo smaltimento deve avviare a sua volta una filiera per recuperare tutti quei rifiuti organici essenziali di cui parlavamo prima. Bisognerebbe poi costruire impianti adeguati per la produzione di idrogeno.