
Si credeva ormai che abitasse solamente in sperdute zone aride e rocciose, lontane dalla presenza dell’uomo. Invece, nei giorni scorsi, il conservazionista Bernardo Segura, guardando le riprese effettuate dalle sue fototrappole, ha fatto una scoperta straordinaria: un rarissimo gatto delle Ande camminava su una parete rocciosa a poca distanza da Santiago del Cile.
"Non abbiamo mai trovato una popolazione così vicina a una grande città", dice al Guardian Segura, volontario di Alianza Gato Andino (AGA), associazione che si occupa di divulgare conoscenza e tutelare la popolazione dei felini in Sud America. "Questo cambia ciò che sappiamo sui gatti delle Ande e può offrire soluzioni su come proteggere questa e altre specie nel più ampio ecosistema di montagna, che è ancora poco studiato”.
Quello immortalato dalle fototrappole di Bernardo Segura è un esemplare maschio di circa 4kg; all’apparenza, il gatto delle Ande può assomigliare a un piccolo leopardo delle nevi, con una lunga e folta coda ricoperta da anelli di pelo rossiccio scuro. Per esperti e ambientalisti, ogni avvistamento di questa specie è considerato eccezionale. Si tratta infatti del felino americano a maggior rischio di estinzione e pare che, in tutto il mondo, esistano oggi meno di 1400 esemplari adulti. Basti pensare che nel 2020 è stato immortalato in Argentina dopo 12 anni di assenza, nei quali nessuno era riuscito ad avvistarne nemmeno un individuo.
La rivelazione che il gatto andino sta scendendo dagli altipiani e si sta avvicinando a una città come Santiago – che conta 8 milioni di abitanti – permette di immaginare che diventerà più semplice proteggere la specie e garantirne la sopravvivenza anche in habitat diversi. Avere una popolazione di gatti delle Ande vicini alla capitale cilena consentirà ai ricercatori di effettuare analisi e raccogliere dati preziosi su una specie a rischio e ancora troppo poco conosciuta.
"Era una specie che stava scomparendo tra le nostre dita", dice al Guardian Rocío Palacios, coordinatore generale dell’AGA. "Anche le persone che conoscono bene i felini non li conoscevano, ma questo sta cambiando”.
Credits foto di copertina: YouTube/Bernardo Segura