
Le api stanno sparendo, ovunque nel mondo. E per fermare questo declino dobbiamo agire quanto prima. Prima di tutto ricreando le condizioni affinché possano trovare un posto in cui vivere e nutrirsi. Basti pensare che dal 1930 in poi, solo il Regno Unito ha visto sparire circa 7,5 milioni di ettari di prati e pascoli ricchi di fiori selvatici, che caratterizzano l’habitat principale degli insetti impollinatori. Alla scomparsa di queste zone verdi, è logicamente seguita anche quella progressiva di api e bombi, innescando un circolo vizioso in cui sia l’habitat sia i suoi abitanti si stanno riducendo drasticamente. E questo è un problema.
Come sappiamo, infatti, il ruolo degli insetti impollinatori è fondamentale per il nostro ecosistema. Senza di loro, il 75% del cibo che mangiamo non arriverebbe nemmeno sulle nostre tavole. Per questo, diversi Paesi hanno progressivamente promosso politiche e iniziative a favore della tutela delle api e della sensibilizzazione dei cittadini nei confronti del rispetto di questi impollinatori. Come, ad esempio, il Regno Unito.
Già nel 2014 il problema della moria delle api era particolarmente sentito nel Paese, al punto che l’allora ministra dell’Ambiente inglese Elisabeth Truss aveva chiesto la riduzione dell’uso dei tosaerba per salvaguardare gli habitat delle api proteggendo i fiori su cui gli impollinatori più si posavano.
Idea che si è riproposta nella primavera di quest’anno, quando l’associazione Plantlife ha lanciato il “No Mow May”, una campagna in cui i giardinieri e i vari proprietari di spazi verdi sono stati invitati a lasciare il tagliaerba in garage e a permettere ai fiori selvatici di crescere così da restituire cibo alle api affamate nei mesi primaverili. Una volta cresciuti, giardinieri e proprietari sono stati invitati a contare quanti fiori sono cresciuti spontaneamente sul loro prato, e l’associazione ha riferito a ciascuno di loro quante api hanno contribuito a salvare.
Sempre a maggio 2019 risale poi il lancio del progetto di realizzazione di una vera e propria “autostrada per api”, un corridoio di fiori lungo 11 km creato in concomitanza con il più ampio progetto di ripopolamento floreale di 22 parchi e prati londinesi, avvenuto poi effettivamente nel corso dell’estate. Estate in cui le iniziative per gli impollinatori inglesi sono state diverse.
A luglio 2019, infatti, la catena Papa John’s ha lanciato la prima “beezza”, la pizza creata apposta per le api, 2 cm di diametro e una farcitura di polline e fiori, per sensibilizzare sull’importanza di questi impollinatori per il nostro ecosistema, la nostra vita e il nostro benessere.
A settembre è poi stata ufficialmente avviata la campagna Backyard Nature, in cui sono stati consegnati alle famiglie inglesi circa 330.000 pacchettini contenenti 15 milioni di semi da piantare ovunque per ripopolare di fiori il Paese, restituendo alle api la loro casa.