
Il 30 settembre 2024 è una data storica per il Regno Unito. E anche per tutto il mondo. Il 30 settembre è il giorno in cui il Governo britannico ha premuto il tasto “off” sull’ultima centrale elettrica a carbone ancora attiva nel Paese.
Spenta anche la centrale di Ratcliffe-on-Soar, posta tra le città di Derby e Nottingham, il Regno Unito non si è solo liberato di uno dei più impattanti combustibili fossili a disposizione dell’Umanità ma è diventata anche il primo Paese del G7 a eliminarne del tutto l’utilizzo per la produzione di energia.
Il 30 settembre 2024, insomma, è il giorno in cui il Regno Unito è entrata nel futuro lasciandosi alle spalle gli ultimi 142 anni di storia, interamente votati al carbone.
Era il 1882, infatti, quando venne inaugurata la prima centrale elettrica a carbone a livello mondiale, quella di Holborn Viaduct a Londra. L’impianto di Ratcliffe-on-Soar era attivo da ben 57 anni.
Nel giro di due anni l’intera zona verrà smantellata e bonificata per lasciare posto un nuovo corso del settore energetico britannico.
“La fine della produzione di energia a carbone è un passo importante nel lungo cammino per affrontare la crisi climatica – ha spiegato in una nota la parlamentare dei Verdi Carla Denyer – Questo sarà un test fondamentale di come il governo supporta la trasformazione verde di ogni settore della nostra economia, in modo rapido ed equo, per soddisfare le esigenze dell'ambiente e delle generazioni future”.
I piani per riqualificare il sito e sostituire la centrale elettrica con un parco energetico e tecnologico a zero emissioni di carbonio, ha continuato Denyer, devono diventare realtà nel giro di breve tempo, in modo da offrire posti di lavoro ben pagati e sicuri ma soprattutto un’accelerata ancora più decisiva nella lotta al climate change.
Il carbone, insieme più in generale ai combustibili fossili, ha spinto in modo ineguagliabile l’economica del Paese fin dal XIX secolo e ancora negli anni ’80 veniva utilizzata per produrre quasi il 70% dell’elettricità prima di subire una drastica riduzione: nel 2013 la percentuale era scesa al 38%, nel 2018 al 5% e nel 2023 addirittura all’1%.
Il Regno Unito, quindi, è vicinissimo alla decarbonizzazione. L’Italia ha fissato il proprio obiettivo al 2025, la Francia al 2027, il Canada al 2030 e la Germania al 2038. Entro il 2050, però, le emissioni nette di anidride carbonica dovranno essere dimezzate se non annullate in tutto il mondo.
Fonte | Ansa