
Le orchidee sono tra le piante più amate per la loro eleganza, ma mantenerle sempre rigogliose e in fiore può sembrare difficile. I vivaisti usano un metodo preciso e naturale che permette di farle durare a lungo, quasi “immortali”. Ecco i loro segreti.
L’errore più comune nella cura delle orchidee è l’irrigazione eccessiva. I vivaisti consigliano di bagnare la pianta solo quando le radici diventano grigie. Il metodo ideale è immergere il vaso in acqua per 10-15 minuti e poi lasciarlo scolare completamente. Mai lasciare acqua stagnante nel sottovaso.
Per stimolare la fioritura e rinforzare la pianta, i vivaisti usano rimedi naturali:
Tutti questi ingredienti, usati ogni 15 giorni, aiutano l’orchidea a mantenersi forte e attiva.
Le orchidee vogliono luce abbondante ma mai diretta. Posizionale vicino a una finestra filtrata da una tenda leggera. L’umidità è fondamentale: meglio evitare termosifoni vicini e, in ambienti secchi, nebulizzare leggermente le foglie con acqua a temperatura ambiente.
Ogni 2-3 anni l’orchidea va rinvasata, preferibilmente quando non è in fiore. Usa solo substrato specifico, come la corteccia di pino. I piccoli germogli laterali, chiamati keiki, possono essere staccati e rinvasati per ottenere nuove piante.
Un vero segreto professionale è il cosiddetto “metodo della bottiglia”. Si tratta di creare un microclima controllato inserendo la pianta all’interno di una bottiglia trasparente tagliata e forata. Questo ambiente umido e protetto stimola la rigenerazione di radici e foglie, particolarmente utile per orchidee in difficoltà.