Scopri la storia e il significato del non ti scordar di me, simbolo di amore eterno e di salvezza

Un fiore bello come il Myosotis, conosciuto come non ti scordar di me, non poteva che essere motivo di ispirazione di numerose leggende. Nel tempo è diventato simbolo di amore eterno e di salvezza, e ancora oggi viene utilizzato in occasione di diverse ricorrenze, tre le quali spicca la Festa dei nonni. La prossima volta che lo troverai vicino a un torrente di montagna, potrai dire di conoscerne la storia e il significato.
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Gaia Cortese 6 Luglio 2020

Il non ti scordar di me, anche conosciuto con il nome scientifico Myosotis, è un fiore selvatico tra i più suggestivi, che sboccia su alcune specie di piante erbacee o perenni appartenenti alla famiglia delle Boraginaceae, che crescono spontaneamente in Europa, Asia, Africa o America: li puoi trovare più facilmente nei prati oppure in zone di montagna, spesso nelle vicinanze di corsi d'acqua, come ruscelli o torrenti.

Durante la fioritura, che solitamente avviene nel periodo compreso tra aprile e giugno, puoi ammirare i colori dei non ti scordar di me, che vanno dal classico azzurro, in contrasto con il giallo del centro del fiore, a tinte più particolari come viola, malva o bianco.  Come ti abbiamo già raccontato, puoi coltivare questa pianta anche a casa, in balcone o in giardino, facendo la semina verso la fine dell'estate, idealmente a settembre, e provvedendo a fornirle le poche cure di cui ha bisogno.

Devi sapere però che il non ti scordar di me (a volte scritto anche nontiscordardimé) non è conosciuto soltanto per i suoi splendidi fiori, ma anche per il suo particolare significato sia letterale che simbolico, quest'ultimo inevitabilmente legato alle numerose leggende relative a questa pianta.

Storia e significato

Il nome utilizzato in botanica per riferirsi al non ti scordar di me è Myosotis, termine che deriva dal greco ed è l’unione di due parole che insieme significano “orecchie di topo”, un’allusione alle foglie che sembrano avere proprio questa forma, ma questo ha poco a che vedere con i numerosi significati attribuiti a questo fiore.

Nell'antichità, ancor prima che al non ti scordar di me fossero attribuiti vari valori simbolici, il fiore veniva considerato un'erba sacra, utile per contrastare diverse malattie, e una sorta di talismano in grado di fornire protezione contro le streghe. Con il tempo, queste credenze popolari lasciarono il posto a usanze ben più concrete: ad esempio, in epoca vittoriana era comune decorare gli abiti delle spose con un non ti scordar di me, che veniva quindi associato all'amore; successivamente, il fiore iniziò ad essere utilizzato per ricordare i defunti, come accade in Canada per commemorare i caduti durante la Prima Guerra Mondiale.

A partire dal 1983 il Myosotis rappresenta anche la Giornata Mondiale dei bambini scomparsi, mentre come forse già saprai, a livello internazionale il Non ti scordar di me è riconosciuto come il fiore della Festa dei nonni, celebrata il 2 ottobre di ogni anno in Italia, e in date diverse in altri Paesi.

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Un mazzo di nontiscordardimé regalato a un nonno da un bambino.

Leggende e simbologia

Come ti ho anticipato, i non ti scordar di me sono oggetto di diversi racconti e leggende e in alcuni casi è il nome stesso della pianta a raccontare molto del suo significato simbolico.

La più nota leggenda che racconta di questo bellissimo fiore dai petali azzurri è di origine germanica. Due giovani innamorati passeggiavano sulle rive del Danubio, quando s'imbatterono in un prato pieno di questi fiorellini. Il ragazzo iniziò a raccoglierne alcuni per  offrirli alla sua amata, ma mentre era intento a scegliere alcuni dei fiori più belli, scivolò e cadde nelle acque del fiume. Purtroppo però la storia non ha un buon epilogo: il giovane ragazzo, ormai consapevole che sarebbe annegato, lanciò il mazzetto di fiori che teneva ancora in mano verso l’innamorata, gridando a gran voce “Non ti scordar di me!“. Così il fiore diventò il simbolo dell’amore eterno.

Un’altra leggenda, nuovamente di origine germanica e più legata al tema religioso, si rifà al momento in cui Dio, impegnato a dare il nome alle piante del suo creato, avrebbe udito una voce proveniente da una piccola pianta, a cui non era ancora stato dato il nome. “Non ti scordar di me, Dio!", avrebbe esclamato la piantina. A quel punto Dio, togliendosi ogni imbarazzo nella scelta, le avrebbe risposto: “Quello sarà il tuo nome”. E la questione potè considerarsi chiusa.

Andando più indietro nella storia, il Non ti scordar di me viene considerato anche simbolo di salvezza da tutto ciò che può rattristare o addolorare. Questo perché, come ti dicevo, in passato questa pianta era considerata sacra e da essa si otteneva una pozione in grado di guarire gli occhi. Questa sua caratteristica fu interpretata nel tempo in modo allegorico e non passò troppo tempo perché il non ti scordar di me iniziasse ad essere considerata una pianta che oltre a guarire gli occhi, potesse guarire anche l’anima.

(Modificato da Alessandro Bai il 5-2-21)