La grave siccità che sta colpendo l'Amazzonia brasiliana, come ti abbiamo raccontato altre volte, sta provocando conseguenze drammatiche per l'ecosistema e le popolazioni indigene della regione. Nello specifico, ora a preoccupare è lo stato dei fiumi, molti dei quali si stanno prosciugando, tanto da lasciare senza via di comunicazione e isolate le comunità presenti lungo le loro rive.
Il governo brasiliano ha attribuito la siccità ai cambiamenti climatici e a El Niño (quel particolare fenomeno meteorologico che si verifica ogni 2-7 anni, quando le acque superficiali dell'Oceano Pacifico tropicale si riscaldano in maniera anormale e causano cambiamenti climatici a livello globale), che ha fatto scendere il volume delle precipitazioni nell'Amazzonia settentrionale al di sotto della media storica e i livelli dei fiumi a livelli quasi record.
I bassi livelli d'acqua stanno provocando una serie di problemi, tra cui:
I gruppi indigeni, che dipendono dai fiumi per l'acqua, il cibo e il trasporto di beni fondamentali come le medicine, sono tra i più colpiti. Hanno fatto pressione sul governo affinché dichiarasse un'emergenza climatica. Il mese scorso, il governo ha istituito una task force umanitaria per consegnare pacchi di cibo ai villaggi isolati, ma i gruppi indigeni affermano che la situazione continua a peggiorare e che hanno bisogno di più aiuto.
La siccità in Amazzonia è un chiaro segnale degli effetti dei cambiamenti climatici ed è un monito per il pianeta intero. I cambiamenti climatici stanno già avendo un impatto devastante sull'Amazzonia, la più grande foresta pluviale del mondo. Se non si interviene in modo deciso, la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente, con conseguenze catastrofiche per l'ambiente e per l'umanità.