
Oltre un milioni di metri cubi di roccia si sono staccati dalla montagna provocando una frana di 2 chilometri (35mila metri quadri). La montagna in questione è la Fluchthorn e metà della sua cima (3.398metri) non c'è più. O meglio, adesso è più bassa di 100 metri. La fortuna ha voluto che nessuno sia rimasto ferito, ma il problema resta la causa che ha scaturito questo crollo. Secondo le autorità locali la frana è riconducibile al disgelo del permafrost, ovvero al recente scioglimento della neve.
Ti sto parlando di quanto è successo in Austria la scorsa domenica, 11 giugno. Precisamente nel comune di Galtur che si trova tra la regione del Tirolo e del Vorarlberg (Cantone svizzero dei Grigioni)
Patrick Schöpfer, un membro del soccorso alpino di Galtür, stava facendo un giro in mountain bike e ha catturato il filmato. Ha detto che crede che la frana sia stata esacerbata dal cambiamento climatico. Distrutta anche una croce in cima alla montagna.
Dopo aver avvisato le autorità ci sono stati momenti di panico, in quanto si pensava che ci fossero dei feriti o dispersi. E infatti tutte le autorità austriache dedite al soccorso si sono cimentate in un’operazione davvero complessa che è stata supportata dalle unità cinofile nonché dalla presenza sul luogo di un team di geologi.
Le autorità, inoltre, hanno avvertito gli appassionati di arrampicata e le persone della zona di prestare attenzione ed evitare la regione, finora non ci sono state segnalazioni di infortuni.
Ingenti sono anche i danni, probabilmente intorno ad un milione di euro. Adesso l'obiettivo principale sarà quello di ripulire la carreggiata e ricostruire l’intera struttura mettendo in sicurezza la montagna. Ulteriori danni purtroppo li subirà il turismo essendo questo tratto autostradale molto frequentato da automobilisti e motociclisti, e di certo le strutture alberghiere nei dintorni ne soffriranno.