In Francia alcune aziende vendono prodotti monouso dichiarandoli riutilizzabili: la denuncia di Zero Waste France

L’associazione Zero Waste France ha voluto sottoporre a un test alcuni prodotti monouso definiti sulle confezioni come “riutilizzabili”, ovvero resistenti a 20 cicli di lavastoviglie. La conclusione dell’esperimento la possiamo immaginare. E rappresenta una vera occasione persa per le aziende che potrebbero davvero fare la differenza.
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Sara Del Dot 29 Febbraio 2020

Dal 2021 saranno banditi in tutti i paesi dell’Ue, dal 2020 in Francia lo sono già. Eppure, nonostante tutto il tempo a disposizione per prepararsi a questa transizione che dovrebbe eliminare i prodotti monouso dagli scaffali dei supermercati, diverse aziende hanno già trovato il modo di aggirare le disposizioni e continuare a inquinare il Pianeta indisturbate.

La denuncia viene dall’associazione Zero Waste France, che da anni si batte per promuovere stili di vita sostenibili e favorire la transizione ecologica contro la plastica monouso. Proprio lei ha individuato alcuni comportamenti scorretti messi in pratica da aziende che dovrebbero essere le prime ad adoperarsi per trovare alternative rispettose del Pianeta.

Alcuni membri dell’associazione avevano di recente notato che, nonostante la legge francese li vietasse, sugli scaffali dei supermercati erano ancora presenti in bella vista pronti per essere venduti molti prodotti usa e getta, di quelli classici che conosciamo noi, come forchette, coltelli e piattini. Osservando le confezioni, hanno notato che la scappatoia che veniva usata per poter mettere in vendita questi oggetti era l’aggiunta sulla scatola della dicitura “riutilizzabile”. Cosa non proprio vera se si parla di stoviglie monouso. L’origine di questa indicazione, però, esiste e va individuata in una guida (non una legge, quindi priva di valore legale) emessa anni fa dal Ministero dell’Ambiente francese in cui venivano definiti i criteri per considerare un oggetto come riutilizzabile, tra cui la possibilità di resistere a 20 cicli completi in lavastoviglie.

L’associazione Zero Waste ha quindi deciso di fare un esperimento e verificare se questi oggetti monouso-riutilizzabili fossero realmente considerabili tali. Dopo aver acquistato alcuni piatti monouso, hanno deciso di sottoporli al test della lavastoviglie. Dopo meno di 10 lavaggi, i piattini erano quasi tutti lacerati e rovinati.

In seguito alla pubblicazione della loro indagine, il gruppo Carrefour, tra quelli da loro denunciati, ha annunciato che toglierà dalla vendita i prodotti monouso. Quindi, fate attenzione. Perché riutilizzabile non significa per forza sostenibile, e quando un oggetto è fatto di plastica monouso significa che in qualche modo andrà a inquinare l’ambiente in cui sarà inevitabilmente disperso.

Fonte | Zero Waste France