
L'acqua che esce dai rubinetti nelle case francesi è contaminata nel 34% dei casi. A rendere pubblico il dato allarmante è l'Anses, l'Agenzia francese per la sicurezza sanitaria, dopo un'analisi condotta su campioni di acqua in tutto il Paese, compresi i territori d'oltremare. L'obiettivo dello studio era verificare l'eventuale presenza di 157 pesticidi e dei loro metaboliti, ovvero le molecole che rimangono dalla loro degradazione. I risultati sono stati tutt'altro che rassicuranti.
Sono infatti preoccupanti i dati pubblicati nel report "Inquinanti emergenti nell'acqua potabile: aggiornamento sui principali risultati dell'ultima campagna nazionale" si leggono infatti dati preoccupanti. “I campioni riguardavano 157 pesticidi e metaboliti di pesticidi, cioè componenti derivanti dalla degradazione dei prodotti fitosanitari. 89 di essi sono stati rilevati almeno una volta nell'acqua non trattata e 77 volte nell'acqua trattata”.
Tra le sostanze rilevate però a preoccupare gli studiosi è soprattutto la presenza del metabolita del clorotalonil, o R471811. Scrive l'agenzia: “Ha attirato l'attenzione degli scienziati per due motivi in particolare. In primo luogo, è il metabolita dei pesticidi più frequentemente trovato, in più di un campione su due. In secondo luogo, comporta il superamento del limite di qualità in più di un campione su tre”.
Di cosa stiamo parlando? Il clorotalonil è un prodotto per la lotta ai funghi, vietato in Francia dal 2020. La stessa Commissione europea ha revocato l'autorizzazione all'immissione in commercio del clorotalonil nel 2019. Le autorità francesi hanno concesso un margine di utilizzo delle scorte del prodotto fino a maggio 2020. Eppure tracce del clorotalonil sono ancora presenti nell'acqua che scorre nei rubinetti dei francesi. “Questi risultati dimostrano che, a seconda delle loro proprietà, alcuni metaboliti possono rimanere nell'ambiente per anni dopo il divieto della sostanza attiva a cui appartengono”, conclude l'agenzia.
Le autorità francesi erano già state avvisate della sua frequente presenza nell'acqua potabile svizzera. Anche se nel Piano acqua, che il presidente Emmanuel Macron ha presentato alla stampa quattro giorni dopo la pubblicazione di questi dati, non c'è nessun riferimento alla contaminazione legata al clorotalonil.
Dal canto loro, le autorità europee hanno riconosciuto che “non è possibile sapere se la presenza di metaboliti del clorotalonil nelle acque sotterranee abbia effetti nocivi sulla salute umana”. Tuttavia, non bisogna dimenticare che per l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) il clorotalonil dovrebbe essere classificato come cancerogeno di categoria 1B, il che significa che è un “sospetto” agente di malattia.