
Per riqualificare una città il primo punto all'ordine del giorno è diventato il verde ( e noi aggiungiamo "per fortuna"), ma quando si parla di verde urbano poche volte ci si sofferma sulla manutenzione di alberi o parterre già presenti. Si punta a una riforestazione e piantumazione di nuove specie vegetali senza soffermarsi su un loro stato di salute in futuro. E diciamo questo perché quante volte avrai notato alberi o piante recintate alla radice dal cemento e quindi dal manto stradale?
In molte città francesi la riforestazione che viene portata avanti punta non solo ad aumentare il verde urbano in città, ma a far "respirare" le piante e gli alberi già presenti. Lo stato di salute del verde è fondamentale e non solo per una questione ambientale, ma anche per una questione di sicurezza in città per le persone. Infatti la rimozione dell'asfalto che sta avvenendo in città francesi come Ville de Caen, Normandia, è improntata anche alla messa in sicurezza di tutti gli alberi che senza il cemento intorno, hanno meno probabilità di spezzarsi dopo alluvioni o temporali.
Nella cittadina di Caen, capoluogo del dipartimento di Calvados, nella regione francese della Normandia, il vicesindaco ha intrapreso questa azione già nel 2021 e ha annunciato un interessante progetto di rifacimento dei marciapiedi e di zone pedonali.
La rimozione dell'asfalto, che fino ad oggi ha soffocato gli alberi coprendo le loro radici, continuerà in favore di spazi verdi ed erbosi. Lasciando crescere l'erba sui marciapiedi verrà favorito anche il ripristino della biodiversità in città. Ma c’è di più. La manutenzione sarà rara, con 4-6 falciature all'anno. La città prevede di mettere, come nei cimiteri, "un miscuglio di pietre e terra stabilizzata in modo da poterci camminare in sicurezza”. E sarà creato anche un passaggio largo due metri per la circolazione delle persone con disabilità.
L'obiettivo non è solo estetico e non riguarda solo la salute della natura. Si tratta anche di consentire una migliore infiltrazione dell'acqua piovana e di limitare l'eccesso di calore causato dal bitume. E poi, ciliegina sulla torta, questa nuova configurazione dovrebbe alleggerire il carico di lavoro dei servizi cittadini, che non saranno più obbligati a strappare le erbacce.
Inoltre questo processo porta anche a una riduzione dell'inquinamento cittadino e non solo perché gli alberi possono catturare meglio e più CO2, ma anche perchè la depavimentazione porterà a una riduzione del PM 2.5 particolarmente dannose per la salute pubblica.
Infatti. quando le temperature salgono e la strada viene colpita dai raggi del sole, la pavimentazione stradale si surriscalderebbe fino ad emette importanti concentrazioni di inquinanti. Lo studio è stato pubblicato su Sicences Advances. Attraverso la spettrometria di massa, i ricercatori di Yale hanno analizzato i composti volatili rilasciati dall'asfalto sottoposto a diverse temperature e avrebbero scoperto che i suoi prodotti costituenti emettono miscele sostanziali e diversificate di composti organici nell'aria, con una forte dipendenza dalla temperatura e da altre condizioni ambientali. Secondo gli scienziati in una giornata particolarmente calda, vi sarebbe un aumento significativo delle emissioni tanto che l'asfalto potrebbe rilasciare concentrazioni di inquinanti fino a 300 volte superiori rispetto a una giornata normale.
Fonte | Sciences Advances