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In Germania il governo si divide sulla proposta di azzeramento dell’Iva su frutta e verdura

Una proposta virtuosa arriva sul tavolo del governo tedesco, anche se rischia di non essere presa in considerazione. Niente più Iva su frutta e verdura e aumento della stessa su prodotti a base di carne e pesci. Gli obiettivi di questo disegno di legge proposto dal Ministro dell’Agricoltura tedesco sono molteplici e hanno generato alcune polemiche. Per questo andiamo ad analizzarli insieme.
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Mattia Giangaspero 26 Gennaio 2023

L'idea è nata dopo che il governo tedesco ha letto l'ultimo rapporto del comitato scientifico sulla nutrizione dei cittadini (Eurostat). Infatti i tedeschi consumano il minor numero di verdura in tutt'Europa. Da qui arriva il ragionamento che potrebbe far portare a casa alle istituzioni, non due, ma ben tre piccioni con una fava. L'azzeramento dell'Iva su verdura e frutta potrebbe agevolare un loro maggiore consumo da parte della popolazione che sarebbe incentivata, a livello economico, a comprare prodotti di orto-frutta. Prodotti che farebbero attuare ai cittadini diete anche più sane. Il terzo punto a favore è, invece, quello di ridurre il consumo di carne o pesci, alimenti ancora soggetti all'Iva ordinaria. È anche ovvio che il messaggio che vuole dare la Germania è quello di ridurre il più possibile la spesa-carrello alle singole persone, notevolmente aumentata nell'ultimo anno a causa dell'inflazione e della guerra Russo-Ucraina. Tale proposta l'ha portata avanti il ministro tedesco dell'alimentazione e dell'agricoltura Cem Özdemir, appartenente al gruppo dei verdi, il quale ha espresso il suo punto di vista sul disegno di legge:

"Intendiamo proporre la rimozione dell'IVA su frutta e verdura, sarebbe un buon segnale far vedere che i cibi sani costano meno e che poter acquistare questi prodotti non debba essere una questione di reddito”.

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Più Frutta e Verdura, meno carne: una nuova educazione alimentare

Un altro aspetto da tener conto, che va a favore della proposta, è che, questo, permetterebbe anche alle fasce più povere della società di avvicinarsi maggiormente a prodotti alimentari più sani, ormai diventati solo per ricchi. Approccio che recentemente è stato adottato anche nel Regno Unito e che sembra aver dato segnali incoraggianti.  L'anno scorso infatti è stata portata avanti la misura levelling up – salire di livello- che permette addirittura ai medici di famiglia di prescrivere il consumo di frutta e verdura. Per incentivare questa dieta sana e il consumo di orto-frutta fresca, sempre nel Rengo, sono previsti anche dei buoni acquisto che saranno consegnati direttamente alle famiglie.

Per dare ancora più forza a questo, alcuni rappresentanti della coalizione tedesca pensano non solo di azzerare l'Iva su articoli di orto-frutta, ma anche aumentare la stessa Iva sui prodotti a base di carne, che i tedeschi sono soliti consumare in grandi quantità. Ed è qui il cambio di paradigma che alcuni politici della maggioranza vorrebbero attuare nella società. Un vero e proprio cambio di cultura e abitudini.  Per questo motivo dovranno disporre più interventi sul campo per formare una nuova educazione alimentare. 

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Germania, una crisi di governo sull'Iva zero per verdura e frutta

Adesso sorge il problema. Non tutta la maggioranza è d'accordo con queste misure. Infatti la resistenza si ritrova non nelle opposizioni politiche, ma nello stesso governo. Il segretario generale dell'Spd, partito social democratico, Lars Klingbeil ha dichiarato:

“Mi chiedo perché anche le persone con un buon reddito dovrebbero ottenere questa riduzione dell’Iva”

Il dibattito politico si è allargato anche includendo il ministro delle finanze Christian Lindner del partito liberale democratico (Fdl): 

“I prodotti alimentari sono già soggetti ad una aliquota Iva ridotta. Non sono allo studio iniziative per modificare la situazione vigente”

Il rischio che tutto svanisca è quindi molto forte e si potrebbe perdere un'occasione di portare aventi questo modello. Un passo indietro, su questo tema, della Germania, che ormai da anni rappresentate dell'Unione Europea, potrebbe far si che, anche altre Nazioni non portino avanti questa lotta non solo sana per l'uomo, ma anche per l'ambiente.