
Se vai in Giappone è anche per vedere il Monte Fuji. Attira turisti da tutto il mondo con i suoi 3.776 metri di altezza ma anche per la sua cima spruzzata di neve, che regala scorci e scenari suggestivi degni di un film.
La magia però oggi scarseggia perché di neve, lassù, non c’è traccia. La vetta del Monte Fuji è nuda. Nessuno lo aveva mai visto così, senza neve: l’ultima volta era successo 130 anni fa.
Ci eravamo andati vicini prima nel 1955 e poi nel 2016, quando si era dovuto attendere la fine di ottobre per vedere i primi fiocchi ricoprirne la sommità ma mai era successo che il Monte Fuji restasse pulito a novembre ormai iniziato.
Di solito le calotte nevose iniziano a formarsi in media sul Fuji il 2 ottobre – l’anno scorso sono state registrate il 5 ottobre – ma quest’anno la neve ha latitato per tutto ottobre e ha continuato a farlo anche una volta iniziato novembre.
La colpa, come puoi immaginare, è da ricercare nelle temperature che continuano a restare troppo alte per il periodo autunno-invernale e senza un abbassamento fino allo zero, la neve non può formarsi.
Considera che da giugno ad agosto il Giappone ha registrato temperature di 1.76°C più alte del livello normale, superando il precedente record raggiunto stabilito nel 2010, quando il termometro nazionale aveva segnato +1.08°C.
Nella prima settimana di ottobre 2024, almeno 74 città del Giappone hanno registrato temperature di 30°C o anche superiori: secondo le agenzie meteorologiche giapponesi, la crisi climatica ha contribuito in maniera importante a questo clima insolitamente caldo.
E quindi anche a rovinare un Pianeta che, ancora oggi, si trova con un monte Fuji nudo e senza neve.