In Italia diventare madre non è una scelta libera, se lavori: il video con l’esperimento sociale di Ohga

Oggi è la Festa della mamma, ma in un anno 17mila donne hanno dovuto rinunciare al lavoro perché avevano avuto un figlio. Ohga ha scelto di richiamare l’attenzione su questo tema attraverso un video: un esperimento sociale in cui a ragazze di 20 anni viene richiesto di firmare una clausola antimaternità per ottenere il lavoro dei loro sogni.
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Giulia Dallagiovanna 9 Maggio 2021

Oggi è la Festa della mamma. Ma di quale mamma di preciso? Di una costretta a rinunciare alla carriera perché non era conciliabile con il prendersi cura di un bambino piccolo? Oppure di una che madre non ha mai potuto diventarlo, proprio per non perdere un lavoro che le piaceva?

Solo nel 2019, 17mila donne hanno dovuto lasciare definitivamente la propria occupazione perché avevano avuto un figlio. In Italia, il 47% delle madri di un bambino piccolo non lavora. Al di là dei numeri, questa situazione la conosciamo bene. Magari l'hai anche vissuta sulla tua pelle.

Eppure se ne discute, si fanno grandi discorsi sulla parità di genere e poi, alla fine, ci si volta dall'altra parte. Perché una maternità è un costo per l'azienda, perché poi i bambini si ammalano e la donna deve rimanere a casa (mai l'uomo eh), e poi ci sono gli impegni scolastici, le recite… A vederlo così, un figlio sembra quasi un hobby costoso e inspiegabile, più che una ricchezza per l'intera società.

Tra il 2008 e il 2019, le nascite nel nostro Paese sono diminuite del 27% e in quasi la metà dei casi la rinuncia è avvenuta per ragioni lavorative.

Oggi è la Festa della mamma, però ai colloqui una donna si sente ancora chiedere se abbia una relazione stabile, se intenda avere un figlio o se sia disposta a firmare delle dimissioni in bianco (anche se è illegale).

Oggi diventare madre non è una scelta libera. C'è chi semplicemente non lo desidera, certo, ma ci sono tante che vorrebbero e non possono. Bisogna fare i conti con gli asili nido, che sono pochi e costano parecchio. Con il contratto, che magari è precario e non garantisce uno stipendio sufficiente. Con il datore di lavoro che preferisce promuovere chi è single e non deve badare anche ai bambini.

E proprio perché oggi è la Festa della mamma che, tra un mazzo di fiori e un messaggio d'auguri, dovremmo richiamare l'attenzione su questo problema.

Ohga ha scelto di farlo attraverso un video ideato e realizzato da Luca Iavarone, direttore creativo di Ciaopeople, e dal suo team. Un esperimento sociale in cui a ragazze di circa 20 anni viene chiesto di firmare una clausola antimaternità per ottenere finalmente il lavoro dei sogni. Si devono impegnare a non avere figli per i successivi 15 anni. Accanto a loro, le rispettive madri, naturalmente preoccupate per la proposta, purtroppo non poi così tanto incredibile.

"La riflessione di quest'anno per la Festa della mamma è da noi particolarmente sentita. Dal punto di vista del genere è un video difficilmente classificabile: non è una candid, non è un prank, non è del tutto un esperimento sociale, infatti non c'è la solita distopia. È tutto verosimilmente brutale, tanto che alla fine non ci abbiamo volutamente messo lo svelamento, per lasciare agli spettatori un fastidioso irrisolto, che è l'unica condizione da cui può scaturire un cambiamento", ha dichiarato Luca Iavarone.

"Il tema della maternità è un tema generazionale nel 2021, e perciò mettiamo a confronto due mondi che si parlano con il corpo, con i sentimenti, ma che vivono due condizioni opposte: le madri, che hanno spesso dovuto rinunciare alla carriera per mettere al mondo figli, e le figlie a cui oggi viene chiesto il sacrificio opposto, la rinuncia alla maternità. Cosa vantaggiosa quest'ultima, più che per loro stesse, per un sistema neocapitalista basato sul profitto e non sulla felicità,  quello in cui viviamo. Con ciò non voglio dire che l'unica realizzazione sia nella genitorialità, affatto, ma piuttosto evidenziare che forse l'affievolimento del desiderio di maternità (e di paternità) da parte delle nuove generazioni è talmente coincidente e funzionale al mondo del lavoro contemporaneo che quasi sembrerebbe un bisogno indotto", ha continuato l'autore.

"Siamo liberi di non fare figli in Italia? Sì, è un dato di fatto che nel nostro paese i figli non si facciano più. Dunque, perché a non farne si sente di contravvenire a un imperativo collettivo? O il conflitto è dentro di noi? Fare un figlio, o non farlo, oggi in Italia non è una scelta libera; la potremo considerare tale solo quando ci saranno abbastanza tutele per decidere se farne oppure no, senza rinunce. Lorella Zanardo, autrice e attivista di primo piano per i diritti delle donne, insinuava tale dubbio già in un bellissimo post, molto discusso qualche tempo fa. Con il team abbiamo avuto il piacere di confrontarci con lei ultimamente, ascoltando le sue ultime considerazioni su una questione che riteniamo debba essere approfondita e dibattuta, e anche sulla scorta di questo dialogo con lei abbiamo deciso di realizzare questo video così crudo e carnale allo stesso tempo", conclude Iavarone.

Credits:

Una produzione Ciaopeople
Video diretto da Luca Iavarone  
Autori: Luca Iavarone, Sissi Mattiello, Paola Mirisciotti 
Casting: Paola Mirisciotti
Post: Gianluca Cesarano

Sono Laureata in Lingue e letterature straniere e ho frequentato la Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano. Mi occupo principalmente altro…