
Niente tempi, niente nuove tecnologie, niente stoccaggi di energia pulita, ma tanta tanta programmazione per un futuro incoraggiante. Questo è quanto il governo auspica di ottenere dal Decreto Aree Idonee che porterà a individuare varie zona d'Italia dove poter sviluppare e installare nuovi impianti a energia rinnovabile. A fine maggio il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto aveva dichiarato, alla Camera, che mancava poco prima di approvarlo in via definitiva. Ancora qualche piccola limatura e sarebbe stato pronto.
Questo decreto anche se non mette in campo nuovi impianti, è uno dei più importanti e più attesi nel settore nazionale dell'energia verde e pulita e dopo che entrerà in vigore sarà compito delle regioni individuare con legge le proprie aree idonee entro 180 giorni. Non solo. Le stesse Regioni dovranno adeguare conseguentemente la programmazione energetica territoriale a tali spazi. Percorso non facile, soprattutto visto le differenti posizioni politiche dei territori nei confronti dei nuovi impianti fotovoltaici ed eolici.
Gli ultimi dettagli aggiuntivi sono e saranno fatti da altri ministeri come quello dell'Agricoltura e delle Cultura. Il provvedimento conterrà anche i criteri per l’attuazione del “burden sharing“, ossia gli obiettivi intermedi e finali che ciascuna regione e provincia autonoma dovrà conseguire ai fini del più ampio target nazionale.
Il ministro dell'Ambiente ha poi aggiunto:
“Tale decreto si pone l’obiettivo di garantire l’installazione di – almeno, io dico – 80 GW aggiuntivi di energia rinnovabile al 2030, che permetterà di ribaltare la percentuale di approvvigionamento energetico attuale, in favore delle rinnovabili: due terzi, un terzo. Sarà a breve emanato anche il decreto per l’istituzione della piattaforma delle aree idonee al fine di garantire alle regioni e alle province autonome un adeguato strumento nel processo di individuazione delle aree idonee e nelle attività di monitoraggio ad esso connesse. Riguarda, attualmente, il fotovoltaico, ma anche l’eolico”.