Pudu meridionale

In Perù è stata scoperta nuova specie di cervo nano: il pudú dello Yunga ripopola la sua biodiversità

Un’entusiasmante scoperta scientifica: un team di ricercatori ha identificato una nuova specie di cervo nano in Perù, il Pudella carlae o pudú dello Yunga peruviano, nome datogli per le zone della giungla montana in cui si aggira. Così, dopo oltre 60 anni, una nuova specie viene scoperta nel Nuovo Mondo.
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Roberto Russo 18 Marzo 2024

Un piccolo cervo dalle zampe corte e dal manto color ruggine è stato recentemente identificato come una nuova specie endemica del Perù. Il Pudella carlae, o pudú dello Yunga peruviano, è il primo cervide vivente descritto nel XXI secolo e il primo del Nuovo Mondo in oltre 60 anni.

Una scoperta che illumina la biodiversità del Sud America

Per decenni, il Pudella carlae era stato erroneamente classificato come una sottospecie del pudú settentrionale (Pudu mephistophiles). Tuttavia, un'analisi approfondita della morfologia e del DNA ha rivelato che si tratta di due specie distinte. Il Pudella carlae si differenzia per il suo mantello più rossiccio, il muso completamente nero e la taglia leggermente più grande. Inoltre, il suo habitat si estende a sud della Depressione di Huancabamba, mentre il pudú settentrionale si trova a nord.

Il Pudella carlae abita i boschi montani e le zone umide del Perù, tra la depressione di Huancabamba e la regione Junín. Si tratta di un animale solitario e diurno, che si nutre principalmente di frutti e foglie. Le sue dimensioni sono intermedie tra quelle del pudú settentrionale e del pudú meridionale (Pudu puda – nella foto in apertura): pesa tra 7 e 9 kg e misura circa 50 cm di lunghezza.

Un futuro incerto

Il Pudella carlae è stato classificato come “vulnerabile” dalla IUCN, ma secondo alcuni scienziati dovrebbe essere considerato ancora più a rischio. La sua sopravvivenza dipenderà dalla protezione efficace delle aree naturali che abita.

La principale minaccia per il Pudella carlae è la perdita di habitat causata dalla deforestazione per l'agricoltura e dagli incendi forestali. La caccia non sembra essere un problema significativo, ma il puma rappresenta un predatore naturale.

Un passo avanti per la biodiversità

La scoperta del Pudella carlae evidenzia l'importanza di continuare a esplorare e monitorare la biodiversità del nostro pianeta. La protezione delle aree naturali protette, come il Parco Nazionale Yanachaga Chemillén dove la specie è stata avvistata, è fondamentale per la sopravvivenza di questa nuova specie e di molte altre.

Il Pudella carlae è una scoperta che ci ricorda la ricchezza e la fragilità del mondo naturale. Ricordiamo che pochi mesi fa, sempre in Perù, è stato scoperto un misterioso mammifero che somiglia a un topo gigante. La loro identificazione ci spinge a intensificare gli sforzi per la conservazione della biodiversità e la protezione degli habitat.

Fonte | The first living cervid species described in the 21st century and revalidation of Pudella (Artiodactyla) – Journal of Mammalogy