costa pacifica del perù

La costa del Perù da arida sta diventando sempre più verde: ecco perché il suo ecosistema è a rischio

Una ricerca ha evidenziato come negli ultimi vent’anni il litorale peruviano sia mutato, diventando sempre più verde e meno arido di come dovrebbe essere per sua nata. Questa trasformazione rischia di compromettere la biodiversità locale, mettendo quindi a rischio le specie abitanti e l’ecosistema.
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Roberto Russo 14 Agosto 2023

Nel corso degli ultimi due decenni, circa duemila chilometri del litorale peruviano sono passati da uno stato di aridità e aspetto desertico a un notevole rinverdimento. Purtroppo però anche se potrebbe sembrarlo, questa non è una buona notizia.

Ad analizzare l'impatto di questa trasformazione è stato un gruppo di scienziati del Cavendish Laboratory dell'Università di Cambridge, che ha condotto un'analisi approfondita su due decenni di dati satellitari. I dettagli di questa analisi sono stati documentati in un articolo pubblicato sulla rivista Remote Sensing dal titolo Tendenze di verdeggiamento e imbrunimento sul versante pacifico del Perù e del nord del Cile.

Come si è svolto lo studio

Per indagare su questo fenomeno, un gruppo di scienziati, che includeva matematici, geografi e biologi, ha esaminato le immagini satellitari della regione acquisite tra il 2000 e il 2020 e ha sviluppato un modello matematico per eliminare l'influenza degli eventi meteorologici e della stagionalità dai dati.

I ricercatori hanno individuato, in particolare, la presenza di una vasta striscia verde che ha origine nella parte inferiore della costa peruviana, a circa 200 metri di altitudine, e si estende verso sud raggiungendo altitudini notevolmente più elevate, fino a 4.000 metri. Sorprendentemente, questa striscia verde non si allineava con quanto ci si aspettava in base alla classificazione Koppen-Geiger, sistema ampiamente utilizzato per classificare i diversi tipi di climi sulla base di parametri come la temperatura e la precipitazione, sistema fondamentale sia per la comprensione delle differenze climatiche sia per lo studio della distribuzione della vegetazione e degli ecosistemi in tutto il mondo.

Perché non è una buona notizia

Pur potendo sembrare una notizia incoraggiante e in qualche modo controcorrente rispetto alle sempre più frequenti segnalazioni di desertificazione e aridità del suolo, gli autori dello studio sottolineano come questo "verdeggiamento" (greening) rappresenti in realtà una minaccia per le specie che abitano negli ecosistemi confinanti, le quali potrebbero incontrare difficoltà a sopravvivere con le risorse limitate della zona.

Scrivono i ricercatori: “I cambiamenti nelle dinamiche biogeofisiche regionali avranno un impatto sull'integrità degli ecosistemi e quindi sui processi degli ecosistemi in una regione fortemente sottoposta a stress idrico, abitata da popolazioni significative e caratterizzata da assemblee di specie endemiche altamente distintive. Attraverso l'uso di tecniche di rilevamento remoto, abbiamo identificato una striscia di verdeggiamento sul versante Pacifico delle Ande che potrebbe preannunciare impatti significativi sia sui servizi degli ecosistemi che sulla biodiversità”.

Gli autori dello studio sostengono che i risultati ottenuti hanno profonde implicazioni per la gestione ambientale della regione. Sebbene le cause (e le conseguenze) di questo fenomeno di verdeggiamento non siano ancora del tutto comprese, un cambiamento così radicale nella vegetazione avrà sicuramente un impatto sugli ecosistemi e sull'ambiente circostante. La regione del versante Pacifico, infatti, fornisce acqua a due terzi del Perù e rappresenta una fonte significativa di risorse alimentari. Questa mutazione avrà inevitabilmente conseguenze sulla gestione delle risorse idriche e sulla pianificazione agricola. Rimane ancora da approfondire il modo migliore per affrontare queste nuove sfide.