
L'Emilia Romagna si sta impegnando sempre di più per favorire un ambiente più sano e sostenibile. Lo fa anche attraverso il piano "Mettiamo radici per il futuro", progetto che mira a incrementare la presenza di verde, alberi e arbusti nelle aree urbane e periferiche, contribuendo così a migliorare la qualità dell'aria e della vita delle persone.
Il bando regionale attivo dal 2020 offre incentivi agli enti pubblici per realizzare interventi di forestazione utilizzando specie autoctone, promuovendo rimboschimenti e la creazione di nuovi boschi. E anche per quest'anno è stato rinnovato. Ecco come funziona e da quando sarà possibile richiedere le piante.
4,5 milioni di alberi in più in cinque anni: ecco l'obiettivo del bando emiliano "Mettiamo radici per il futuro", che coinvolgendo gli enti pubblici (dai Comuni fino alle Province) vuole aumentare il verde nelle aree urbane e le periferie.
Lo scopo del bando ha diverse sfaccettature: in primo luogo migliorare la qualità dell'aria e dell'ambiente grazie all'aumentata presenza di piante che trasformano l'anidride carbonica in ossigeno, ma anche provocare effetti positivi sulla qualità della vita dei cittadini e delle cittadine. Gli alberi e gli arbusti non solo, infatti, assorbono CO2 e inquinanti atmosferici, ma offrono anche ombra, riducono il rumore, aumentano la biodiversità e migliorano il paesaggio urbano e periferico.
Rispetto agli avvisi degli anni scorsi, il nuovo bando offre maggiori risorse finanziarie, passando da 600mila a 1 milione di euro. Inoltre, le percentuali degli aiuti e degli importi di spesa ammissibili sono aumentate dal 75% al 100%. Questo significa che i progetti di forestazione riceveranno un finanziamento completo da parte della Regione, incoraggiando ulteriormente gli enti pubblici a partecipare attivamente al programma.
Anche i cittadini e le cittadine possono ricevere le piante gratuitamente. Basta dichiarare di impiegare per diffondere il verde, ripristinare l'ambiente naturale, realizzare imboschimenti o svolgere attività didattiche ed educative. Lo si potrà fare dal prossimo 1 ottobre 2024 e fino ad aprile 2025 (più o meno).
Nello specifico, le piante gratuite sono distribuite a cittadini, enti e associazioni, attraverso i vivai convenzionati con la Regione, fino a esaurimento scorte. Questi vivai sono consultabili online.
Non c'è un limite massimo di piante, dato che le esigenze variano di caso in caso, ma a seconda del numero di arbusti richiesti i vivaisti e le vivaiste richiederanno a chi ritira le piante di compilare un dato modulo con le dichiarazioni rispetto al luogo dove verranno messe a dimora le piante.
Un consiglio utile da parte della Regione: "Per contenere le emissioni di CO2 si consiglia di effettuare il ritiro presso il vivaio più vicino all’area di destinazione".
Fonti: Regione Emilia Romagna