Piogge e alluvioni in Brasile, quali sono le cause del peggior disastro climatico della storia del Paese

Da sabato 27 aprile nel Rio Grande do Sul, stato all’estremo sud del Brasile vicino al confine con l’Argentina, intense piogge e forti venti stanno causando alluvioni e frane che hanno lasciato prima 1 milione di persone senz’acqua, poi 500mila persone senza elettricità e di queste adesso 86 persone sono morte e oltre 150mila sono sfollate.
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Mattia Giangaspero 7 Maggio 2024

Non esiste un precedente di quanto accaduto in Brasile sabato 5 maggio. Un violento maltempo, con forti raffiche di vento, precipitazioni intense hanno colpito oltre 32 località dello Stato (molte di queste risultano ancora isolate) e provocato l'esondazione del fiume Guaiba. La sua piena di 5.30 metri ha anche battuto anche il record storico del 1941 quando vennero raggiunti circa 4.76 metri d'acqua.

Il peggior disastro climatico della storia

Governatore del Rio Grande do Sul - E. Leite

Tra le aree colpite c'è la città di Porto Alegre, una metropoli di 1.4 milioni di abitanti e lo stato del Rio Grande do Sul, il più devastato. Il bilancio comunicato da parte delle autorità brasiliane indica che a causa di questo evento meteorologico estremo hanno perso la vita almeno 86 persone, inizialmente circa 1 milione di abitanti sono rimasti senz'acqua, 500mila di questi anche senza elettricità e si registrano anche 150 mila persone sfollate.

Il governatore di Rio Grande do Sul, Eduardo Leite ha dichiarato che si tratta del "peggior disastro climatico della storia”. Infatti anche secondo l’agenzia geologica brasiliana questo evento, si avvicina molto a quello proprio del 1941, ma risulta essere stato più disastroso.

I dati della Protezione Civile locale indicano che quasi 50mila persone sono ospitate in rifugi improvvisati dalle autorità. Più di 14mila soccorritori, provenienti da tutto il Brasile, comprese unità dell'esercito, sono a lavoro per aiutare feriti e continuare a cercare le persone disperse.

Le cause di quanto accaduto in Brasile in questi giorni sono molteplici. Il primo dato riguarda proprio le piogge incessanti. Infatti non è stato un violento temporale improvviso a colpire lo Stato il 5 maggio, ma un susseguirsi di temporali che dal 27 aprile scorso hanno messo in ginocchio la popolazione e sommerso interi quartieri, come puoi vedere dalle immagini.

Inoltre un fattore determinante che ha avuto sicuramente un'influenza sul clima di questi giorni in Brasile è stato quello di El Niño che da luglio 2023 ha intensificato sia in Sud America, sia in Asia tutti gli eventi estremi. Temporali, alluvioni, cicloni o lunghi periodi di siccità nelle terre confinanti ai due Oceani, il Pacifico e l'Atlantico hanno avuto pochi precedenti storici.

A Ohga aveva rilasciato una dichiarazione proprio sugli effetti di El Niño in queste terre, la climatologa del Cnr Marina Baldi, la quale spiegò:

"Esiste un nuovo studio dell'Accademia meteorologica delle scienze di Pechino il quale mostra come le aree maggiormente interessante, da quando El Niño è comparso quindi 2023 fino alla prossima estate del 2024, sono le Filippine, l'Amazzonia, tutta l'area del Mar Cinese meridionale e del Mar dei Caraibi. 

Questo El Niño ha raggiunto il suo picco tra novembre e gennaio per cui le temperature della superficie dell'oceano pacifico tropicale sono aumentate di 2 gradi. Si tratta di uno dei 5 El Niño più forti di sempre. Leggermente più debole di quelli del 1997-98 e 2015-2016.

Si sono visti maggiori piogge sul Corno d'Africa e sugli Stati Uniti, mentre l'Africa meridionale e l'Australia hanno registrato temperature più calde e secche. "

L'unico giorno senza pioggia in Brasile è stato ieri, lunedì 6 maggio, ma si è trattata solamente di una breve tregua, visto che potrebbe tornare a piovere nuovamente nei prossimi giorni e questo complicherebbe le operazione di soccorso e salvataggio delle autorità.

Fonti | ourworldindata.org ; Protezion Brazil ; Guardian