Decreto Agricoltura approvato nel Consiglio dei Ministri: quali accordi sono stati raggiunti per i pannelli solari

Con il Dl Agricoltura arriva anche lo stop al fotovoltaico nelle zone agricole. Niente più pannelli solari installati a terra in quanto, stando alle dichiarazioni del governo causano consumo di suolo e danneggiano la produzione e la coltivazione di frutta e verdura. Legambiente è contrario a questo dato visto che nell’ultimo rapporto del 2022 si parla di un consumo di suolo pari allo 0.13%
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Mattia Giangaspero 7 Maggio 2024

È stata direttamente la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a confermare l'approvazione del DL Agricoltura avvenuta la sera di lunedì 6 maggio nel Consiglio dei Ministri. E il timore che si andasse verso la direzione tracciata dal Ministro dell'Agricoltura Lollobrigida si è trasformato in realtà. All'interno del decreto si fa menzione dei fotovoltaici a terra nelle zone agricole e di come questi siano, d'ora in avanti, vietati in quanto causano consumo di suolo e danneggiano la produzione e la coltivazione di frutta e verdura.

Nel lungo tweet di Giorgia Meloni si legge: "Stop al fotovoltaico senza regole e più energia pulita senza consumare suolo agricolo."

Un contro senso visto che il fotovoltaico è una delle fonti rinnovabili per eccellenza. Inoltre, come già analizzato i pannelli installati a terra non sono attualmente un problema per il consumo di suolo agricolo in Italia.

Secondo Legambiente, nel 2022 il consumo di suolo per nuovi impianti fotovoltaici a terra è stato di solo 243 ettari, pari allo 0,02% della superficie agricola nazionale. Mentre, gli ettari consumati ogni giorno per l’espansione urbana e le infrastrutture è pari a  320 ettari.  Quindi l'impatto dei pannelli solari sul suolo è minimo se confrontato con la cementificazione.

Un altro dato, sempre di Legambiente analizza il consumo complessivo del solare (non nuovo) già installato in Italia. In Italia, su quasi 12,8 milioni di ettari disponibili, la percentuale di terreni agricoli occupati dai pannelli è solo dello 0,13%, ovvero circa 16mila ettari. Un numero esiguo, se si considera che ogni giorno in Italia vengono cementificati circa 32 ettari di suolo, per un totale di oltre 11mila ettari all'anno.

La vera minaccia alla disponibilità di terreni agricoli è, quindi, la cementificazione. Strade, centri commerciali, nuove zone residenziali: la crescita urbana e le infrastrutture divorano suolo fertile a un ritmo preoccupante. Un fenomeno che ha conseguenze ben più gravi rispetto all'installazione di pannelli solari.

Per fare un paragone: la superficie occupata dai pannelli solari in Italia è pari a circa 200 campi da calcio; mentre quella cementificata, ogni anno, equivale a circa 1.500 campi da calcio.