In Piemonte nasce il primo parco fotovoltaico galleggiante italiano

In Piemonte nasce il primo parco solare galleggiante italiano, prima di questo centro erano stati sperimentati dei modelli in Sicilia, a Catania. Ma perché puntare su delle soluzioni galleggianti? Ora te lo spiego.
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Francesco Castagna 10 Giugno 2022

Conosci Cava Germanaire? Molto probabilmente, se non sei piemontese, no. Fra Carignano e Carmagnola, territori del torinese, sorgerà il primo parco fotovoltaico galleggiante italiano. Ma di cosa si tratta? Di impianti rinnovabili offshore, ovvero lontani dalla terra ferma, in Italia ormai se ne parla da tempo. In genere, però, si è trattato sempre di impianti eolici.

In passato diversi Paesi del mondo hanno quasi fatto a gare per realizzare l'impianto solare galleggiante più grande del Pianeta, esempi del genere si trovano in Portogallo, California, in Cina, in India, in Giappone, in Inghilterra e in Francia. In Italia le prime sperimentazioni sono state condotte da Eni nella provincia di Catania, di 30 kW.  Nel 2021 poi uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Solar Energy ha dimostrato come gli impianti fotovoltaici galleggianti producano più energia di quelli installati sulla terraferma.

A Cava Germanaire si sta sperimentando il primo modello di parco solare galleggiante più grande d'Italia, che potrebbe aiutarci a raggiungere gli obiettivi previsti dall'agenda 2030.

Il progetto nasce da due ingegneri del Politecnico di Torino che per celebrare i 10 anni dalla fondazione della loro società hanno proposto questa soluzione green per la transizione ecologica.

Perché il fotovoltaico galleggiante

Come sai, rispetto alle altre fonti di energia rinnovabile, quella solare è la tecnologia più economica ma anche quella che richiede più impiego di spazio. Per alimentare centri abitati o produttivi c'è quindi bisogno di grandi spazi per cui l'Italia, sia perché non ha voluto sia perché in alcune zone non c'era la possibilità, non ha mai preso in considerazione questa via.

Ma perché quindi bisognerebbe optare per delle soluzioni galleggianti piuttosto che sulla terraferma? Innanzitutto il primo motivo è smettere d'ora in poi di utilizzare dei terreni per dei pannelli, per destinarli invece a uso agricolo, porterebbe a una mitigazione degli impatti ambientali. Infatti, devi sapere che questi pannelli sono composti molto spesso da metalli pesanti, difficili da smaltire e altamente contaminanti per i terreni.

Inoltre, questo tipo di impianto potrebbe avere impatti benefici anche sulla salute dei laghi. Con il cambiamento climatico la temperatura di questi bacini di acqua dolce è aumentata di 0,34 gradi centigradi ogni 10 anni dal 1986 a oggi , generando tutta una serie di problematiche legate all'aumento delle temperature, come le fioriture di alghe tossiche e l'abbassamento dei livelli dell'acqua. Questi pannelli galleggianti sono in grado di ridurre la densità del vento e della luce solare nell'acqua del 10 per cento e potrebbe compensare 10 anni di effetti causati dal riscaldamento climatico.

I laghi sono molto importante per la tutela della biodiversità terrestre, infatti pur rappresentando solo l'1% della superficie terrestre contengono il 6% della biodiversità.