Si chiama Naturbeads e si tratta di una start-up britannica fondata nel 2018 da Giovanna Laudisio e Davide Mattia. L'azienda in questione, da quando è nata, sviluppa microsfere di cellulosa biodegradabili come alternativa sostenibile alle microsfere di plastica. Le innovative microsfere della startup sono progettate per essere utilizzate in cosmetica, o nel realizzare i prodotti per: la cura della persona, le vernici, i rivestimenti, gli adesivi, gli imballaggi e una gamma di altre applicazioni industriali e di consumo.
Naturbeads, in questo modo, pone l'accento sulla sostenibilità in tutte le sue attività, approvvigionandosi di cellulosa proveniente da scarti agricoli o forestali certificati, utilizzando un processo di produzione a risparmio energetico e impiegando solventi non tossici e riciclabili.
Te ne stiamo parlando perché Naturbeads ha deciso di realizzare il suo primo centro di produzione di queste microsfere in Italia e con precisione in Puglia. Grazie a un finanziamento di 7,8 milioni di sterline ottenuto attraverso un round di Serie A, Naturbeads potrà aumentare significativamente la sua capacità produttiva per soddisfare la crescente domanda di ingredienti sostenibili.
La CEO e co-fondatrice di Naturbeads, la dott. ssa Giovanna Laudisio, ha affermato: "Sono state trovate microplastiche in cima alle montagne artiche e nelle profondità della Fossa delle Marianne, con uno studio recente che prevede che l'inquinamento da microplastiche potrebbe più che raddoppiare nel prossimo decennio. Il nostro elemento di differenziazione rispetto ad altre aziende che stanno cercando di risolvere le sfide legate agli imballaggi in plastica è che siamo una delle poche a concentrarsi esclusivamente sulla plastica presente nei prodotti di uso quotidiano e a produrre un'alternativa ecologica e scalabile".
Questo approccio non solo riduce l'impatto ambientale, ma offre anche una soluzione scalabile e industrialmente valida per affrontare il problema delle microplastiche. Adesso, Naturbeads prevede di completare la costruzione dell'impianto entro il 2025, con l'obiettivo di espandere ulteriormente la produzione e sviluppare nuove applicazioni per le sue microsfere di cellulosa.