In Sardegna è riapparso lo zifio: un avvenimento raro, considerato il grado di inquinamento del mare

In un mare sempre più inquinato, in cui galleggiano tonnellate di plastica e ormai anche di guanti e mascherine, per gli operatori dell’organizzazione Seame Sardinia è stata una grande sorpresa imbattersi in 40 delfini comuni ma soprattutto in tre esemplari di zifio, un cetaceo raro e poco studiato.
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Sara Del Dot 23 Agosto 2020

Un evento raro, quasi simbolo di speranza per un mare che, di speranza, spesso sembra non averne mai abbastanza. A Sud della Tavolara, in Sardegna, dove è stato istituito un sito di interesse comunitario, gli operatori della onlus Seame Sardinia hanno avvistato ben tre esemplari di zifio, nome scientifico Ziphius Caviristris, nello specifico un maschio adulto e una femmina con il cucciolo.

In un post pubblicato sui social dall’associazione, si parla dei primi zifi documentati a sud della Tavolara, nell’area monitorata da appena due anni. Si tratta di un evento molto particolare dal momento che di questa specie di cetaceo si sa ancora ben poco, tanto da non conoscere nemmeno l’effettivo numero di esemplari che transitano nel mediterraneo e quindi non sapere se si tratti di una specie a rischio estinzione. Ciò che si conosce, però, è a fragilità di questi animali, sensibili soprattutto all’inquinamento acustico, e il loro avvicinamento a zone solitamente ricche di mezzi di imbarcazione potrebbe essere dovuto al lockdown appena vissuto.

L’avvistamento degli zifi, avvenuto l’11 agosto, segue quello di 40 delfini comuni (ma a rischio) individuati a nord di Caprera. Il dato negativo di questi momenti è rappresentato dalla presenza molto importante di inquinamento marino, tra plastica, guanti e mascherine, che potrebbe mettere in serio pericolo la sopravvivenza di questi animali.