In Scozia una “tac per la biodiversità” monitorerà la salute della natura attraverso mappe 3D

Il Paese sta considerando di attivare un monitoraggio annuale attraverso il telerilevamento lidar: permetterà al Governo di conoscere lo stato degli ecosistemi, per pianificare interventi a tutela dell’ambiente e raggiungere gli obiettivi per il clima e la conservazione delle specie.
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Martina Alfieri 15 Maggio 2023

Sempre più spesso la tecnologia si mette al servizio della natura, contribuendo a sviluppare iniziative che mirano alla tutela dell’ambiente e della biodiversità. L'ultimo esempio arriva dal Regno Unito: la Scozia – terra conosciuta per la sua rigogliosa vegetazione – sarebbe pronta ad attivare un progetto innovativo, capace di produrre una sorta di tac dello stato in cui versa la biodiversità presente sul territorio.

Sfruttando le tecnologie di telerilevamento verranno create mappe 3D del territorio, da aggiornare periodicamente, che aiuteranno a conoscere lo stato di salute delle foreste, dei corsi d’acqua e delle paludi, ma anche delle specie che li abitano. Inoltre le informazioni ottenute saranno utili per pianificare, laddove necessari, interventi a tutela dell’ambiente e raggiungere gli obiettivi per il clima e la conservazione delle specie.

Le immagini catturate dall’alto consentiranno al governo scozzese di scoprire numerose informazioni rispetto alle condizioni della flora e della fauna locale, e di valutarne i cambiamenti nel tempo. In particolare, le mappe tridimensionali saranno realizzate grazie a dei lidar (Light Detection and Ranging) – strumenti di telerilevamento capaci di descrivere superfici e oggetti anche molto piccoli utilizzando impulsi laser.

In una dichiarazione, ripresa dal Guardian, un portavoce del governo scozzese avrebbe affermato che: "Stiamo attualmente esplorando il potenziale di una scansione nazionale delle risorse naturali attraverso la raccolta e la consegna ripetuta di immagini laser ad alta risoluzione (lidar) e di immagini fotografiche della superficie terrestre della Scozia”.

Il governo avrebbe già in mente di attivare uno studio pilota su una singola regione, da estendere poi, in caso di successo, all’intera superficie nazionale. Il vantaggio della tecnologia lidar, infatti, è quello di riuscire a mappare e raccogliere in breve tempo informazioni molto dettagliate su ampie porzioni di territorio.

La tecnologia lidar è stata recentemente fruttata anche per conoscere lo stato di conservazione delle foreste antiche, grande patrimonio del nostro Pianeta: il progetto Gedi – Global Ecosystem Dynamics Investigation –, promosso dalla Nasa e dall’Università del Maryland, monitora lo stato della superficie forestale e fornisce mappe 3D che permettono di valutare l’impatto della deforestazione.