La ricerca è stata condotta da un team di scienziati a livello internazionale, provenienti dagli Stati Uniti e dall'Italia, tra cui il Dr. Max Schubert, ex scienziato presso il Wyss Institute for Biologically Inspired Engineering di Harvard, e il Dr. Braden Tierney, ma il risultato è stato qualcosa di clamoroso proprio dal punto di vista scientifico. Il team ha scoperto un nuovo ceppo di cianobatterio, chiamato "Chonkus".
In gergo tecnico il ceppo di cianobatteri, noto scientificamente come UTEX-3222, è stato isolato da sfiati vulcanici sottomarini che arricchiscono l'ambiente marino di CO2. Questi cianobatteri sono in grado di crescere rapidamente in ambienti ad alta concentrazione di CO2 e di affondare naturalmente, facilitando il sequestro del carbonio.
La scoperta è avvenuta all'interno delle acque ricche di CO2 al largo dell'isola di Vulcano, in Sicilia.
"Questo ceppo naturale di cianobatteri ha diverse caratteristiche che potrebbero essere utili per gli esseri umani, tra cui una crescita altamente densa e una tendenza naturale ad affondare nell'acqua, rendendo Chonkus un organismo particolarmente interessante per futuri lavori sulla decarbonizzazione e la biofabbricazione" – si legge all'interno della ricerca.
La scoperta di "Chonkus" è stata pubblicata in un recente studio sulla rivista Applied Environmental Microbiology. Questo ceppo si distingue per la sua crescita densa e la capacità di incorporare rapidamente il CO2 nelle sue cellule. Una volta che il carbonio è stato assorbito, i cianobatteri affondano, permettendo al carbonio di essere sequestrato in modo naturale.
"Il carbonio disciolto è relativamente diluito rispetto a tutte le altre molecole nell'oceano, e questo limita la crescita degli organismi fotosintetici che vivono lì. Abbiamo deciso di indagare cosa succede quando si allevia questo fattore limitante andando in un posto con molto carbonio, dove alcuni organismi potrebbero aver sviluppato la capacità di usarlo per galvanizzare la loro crescita", ha affermato l'autore corrispondente Max Schubert, Ph.D., che era uno scienziato dello staff presso il Wyss Institute presso l'Università di Harvard quando è stato condotto il lavoro e ora è Lead Project Scientist presso Align to Innovate.
Fonte Sciencedaily