
Nell'emisfero australe è pieno inverno, ma il Sud America si trova ad affrontare condizioni climatiche straordinarie che sfidano le normali previsioni. In particolare, da inizio agosto il Cile settentrionale sta sperimentando un'incredibile ondata di calore, con temperature che si avvicinano ai 40°C. Questo fenomeno si estende anche alle zone vicine alle Ande, dove si registrano valori tra i 10 e i 20°C superiori alle medie stagionali.
Il caldo eccezionale non è limitato solo al Cile, ma coinvolge anche il Paraguay e l'Argentina settentrionale. Questi Paesi sono interessati da una cupola di alta pressione che ha portato a condizioni di caldo intenso nelle ultime settimane, raggiungendo il culmine nei primi giorni di agosto.
Un esempio significativo si è verificato nella regione di Coquimbo, in Cile, dove la temperatura ha toccato picchi di 39°C a Vicuña e Chiguinto. Anche ad altitudini elevate (parliamo di 1300 metri), sono stati registrati valori di 38°C, che sottolineano l'eccezionalità di questa ondata di calore.
L'Argentina ha vissuto il proprio record di caldo di questo mese di agosto, con la città di Buenos Aires che ha raggiunto i 30,1°C. Questo ha superato il precedente record di 5°C risalente al lontano 1942.
Le previsioni indicano che l‘ondata di caldo continuerà a colpire il Sud America fino alla fine della settimana. Ci si aspetta che i settori centro-settentrionali del Cile, dell'Argentina, del Paraguay e del Brasile registrino nuovamente temperature vicine ai 40°C nei prossimi giorni.
Queste anomalie climatiche richiamano l'attenzione sull'importanza di monitorare e comprendere i cambiamenti del clima in tutto il mondo. Il caldo intenso può avere gravi conseguenze per l'ambiente, la salute umana e l'agricoltura. Ed è quanto mai urgente la necessità di adottare azioni concrete per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.