
Non è la prima volta che ti parliamo di bloom di meduse, il fenomeno caratterizzato da vere e proprie fioriture (adattamento italiano del termine "jellyfish bloom") di questa specie che invade in pochi giorni le coste. Nel 2022 era capitato nel golfo di Trieste, ma in passato è successo anche nel sud Italia.
La CIESM, commissione che ha il compito di intraprendere la ricerca internazionale multilaterale sulla scienza marina nel Mar Mediterraneo, aveva già segnalato che l'aumento di bloom in tutto il Mar Mediterraneo potrebbe provocare il passaggio da un mare ricco di pesci a un “mare gelatinoso”, ovvero con una forte presenza di meduse. Le cause principali sono tre: il cambiamento climatico, la pesca intensiva e il sovrasfruttamento delle coste.
Nel Lazio sono stati segnalati numerosi casi di specie aliene di pesci e di invasioni di meduse, l'anno scorso un fenomeno simile lo avevamo vissuto con l'invasione del granchio blu. Ora si parla di "Oddfish", dalla fusione delle due parole inglesi "odd", strano, e "fish", pesce. Ti sto parlando quindi delle specie aliene di cui ti avevo parlato poco fa.
Se non lo sapevi, è online dal 2018 la sezione del sito del Ministero dell'Ambiente per informarsi sulle specie invasive, esotiche o meno, in collaborazione con ISPRA. Il sito contiene le schede di tutte le specie inserite nella lista di "rilevanza unionale" per cui sono in vigore una serie di obblighi e divieti.
Ma non è l'unico portale che puoi consultare: sempre ISPRA e l'Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irbim) hanno lanciato la campagna “Attenti a quei 4” con lo scopo di informare i cittadini, spiegare come riconoscere le specie aliene e monitorare la loro presenza e distribuzione nelle acque italiane.
Per fare in modo che la collaborazione funzioni al meglio è stato chiesto a tutti i pescatori, i subacquei "e chiunque abbia osservato o catturato una di queste specie in acque italiane, a documentare con foto/video ed inviare la propria osservazione tramite WhatsApp al numero di telefono + 320 4365210 o postarla sul gruppo Facebook Oddfish". La campagna ha il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Ministero della Transizione Ecologica, Ministero della Salute, Comando Generale delle Capitanerie di porto.
Cosa fare su Oddfish quindi? Semplice: chiedere! Qualcuno saprà sicuramente darti una risposta, se così non fosse, puoi sempre inviare le tue foto o video al numero Whatsapp della campagna.
Questa presenza massiva di specie non originarie del Mar Mediterraneo deriva da diversi fattori. Spesso i crostacei e i molluschi arrivano nel Mediterraneo perché trasportati dalle imbarcazioni, come è stato per il caso del granchio blu, tanto che la maggioranza delle specie non autoctone è arrivata nel Mar Mediterraneo dal Canale di Suez e da Gibilterra, da cui passano numerose navi ogni giorno. E pensa che la presenza di specie alloctone spesso compromette la presenza di quelle originarie, anche nel caso delle aree protette: "Da noi la Pinna Nobilis è quasi completamente scomparsa, e il granchio blu è diventato abbondante", ha spiegato al Messaggero Antonino Miccio, direttore dell’Amp (Area marina protetta Ndr) Regno di Nettuno.
Ci sono tuttavia sicuramente altri motivi di natura ben più importante, come ti avevamo spiegato, legati al riscaldamento globale e alle azioni umane:
Crediti foto: ISPRA