In Ungheria un gruppo di volontari ripulisce il fiume da una tonnellata di rifiuti

Il fiume in questione è il tibisco e i partecipanti al concorso annuale Plastic Cup – che offre un premio a chi raccoglie più rifiuti ogni anno, hanno raccolto una tonnellate di rifiuti.
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Mattia Giangaspero 22 Agosto 2023

Si tratta della Plastic Cup, un concorso che dal 2013, ogni anno serve per ripulire il fiume Tibisco in Ungheria. In cambio offre un premio di 727mila libbre a chi raccoglie più rifiuti. Una sorta di gara a chi pulisce prima e di più.

E plastica, polistirolo e tanta altra spazzatura, ormai da anni, stanno inglobando il fiume ungherese, al punto tale da essere al centro di questa campagna e attività di recupero dei rifiuti.

Pensa che, secondo quanto riferiscono i membri della Plastic Cup, in 10 anni sono stati raccolti 330mila tonnellate di rifiuti. Quest'anno, in soli dieci giorni, è stata rimossa una tonnellata dal corso d'acqua e a mano. A compiere questa azione partecipavano circa 150 persone, di tutte l'età.

Fonte Plastic Cup Hungary

Zsolt Tamas, direttore del concorso della Plastic Cup, afferma che "lo sforzo mira non solo a migliorare e preservare l'ambiente naturale dell'Ungheria, ma anche a interrompere una crescente crisi ecologica globale impedendo che quanti più rifiuti possibile viaggino più a valle verso i mari e gli oceani".

“La principale fonte di inquinamento globale dei rifiuti sono i fiumi. I rifiuti scendono dai fiumi, attraverso i mari e nell’oceano, dove le correnti li formano in grandi isole”, ha detto Tamas, riferendosi alle raccolte di detriti e microplastiche che le correnti oceaniche raccolgono in campi giganti chiamati vortici.

Se riusciamo a prevenire questo problema globale sui fiumi, ne entreranno meno negli oceani”, ha affermato. “Prevenire, risolverlo all’inizio del gasdotto è la cosa migliore. Se non entra nel Tibisco, non abbiamo niente da tirare fuori”.

La direzione della Plastic Cup  stima di aver rimosso quasi 4 milioni di bottiglie di plastica dai corsi d’acqua ungheresi e che tutti i materiali riciclabili – circa il 60% di ciò che raccolgono.

Fonte Plastic Cup Hungary

Gergely Hanko, ingegnere ambientalista e leader del progetto Plastic Cup, invece ha parlato di un altro problema che anche con questa campagna purtroppo non può essere risolto. L'unico modo sarebbe quello di smettere definitivamente di gettare rifiuti, soprattutto di plastica all'interno del fiume e ci auguriamo che accada il prima possibile. Hanko ha parlato del danno alla biodiversità animale del fiume, un danno causato dalle microplastiche.

Secondo uno studio portato a termine sul fiume Tibisco si indica che le microplastiche sono presenti in quantità pari a 3-4.000 frammenti per chilogrammo di sedimento, una cifra che secondo gli autori dello studio è superiore a quella del fiume Gange in India, spesso pubblicizzato come uno dei più inquinati al mondo.

Hanko ha detto che la speranza dell'organizzazione è quella di portare il Tibisco e gli altri corsi d'acqua in una condizione in cui, invece di scendere in acqua per ripulirli, si possa semplicemente godere dei loro tesori naturali.