In Veneto il bostrico sta uccidendo milioni di alberi

L’insetto noto come bostrico dell’abete rosso sta causando grandi danni nei boschi del Veneto e non solo: a oggi sono morti circa due milioni e mezzo di alberi e se non si interviene in modo tempestivo la situazione è destinata a peggiorare.
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Roberto Russo 17 Maggio 2023

Nei boschi del Veneto un piccolo insetto sta distruggendo milioni di piante e migliaia di ettari di terreno. Si tratta del bostrico tipografo, noto anche come bostrico dell'abete rosso, un insetto dell'ordine dei coleotteri, che in condizioni di normalità riveste perfino un importante ruolo ecologico, perché attacca le piante deboli o, comunque, giunte alla fine del loro ciclo vitale.

Purtroppo però la situazione attuale nelle montagne del Nord Italia è tutt'altro che normale: i tanti alberi sradicati dall'uragano Vaia nel 2018 hanno favorito il moltiplicarsi questi insetti, che hanno letteralmente infestato l'area delle Alpi meridionali: gli esemplari sono diventati così tanti che hanno cominciato ad attaccare anche gli alberi sani.

Cosa sta succedendo

Il bilancio dei danni finora registrati rende bene quanto la situazione sia grave: 10.000 ettari di terreno colpito, 2.5 milioni di piante morte, 3.8 milioni di metri cubi di materiale da asportare, 200 milioni di euro di danni per il deprezzamento del legname più altrettanti di danni indiretti.

Come spiega il professor Andrea Battisti del dipartimento DAFNAE dell’università di Padova “il bostrico è un elemento ecologico che avvia un processo di evoluzione degli alberi morti verso la degradazione della sostanza organica: la sua presenza rappresenta quindi un punto di equilibrio nel contesto dell’ecosistema bosco”.

Tuttavia “quando subentrano – spiega il professore – fenomeni di disturbo su scala più o meno grande ne approfitta e gli alberi che sono già indeboliti per motivi climatici o a causa di fenomeni estremi, come è stato nel caso della tempesta Vaia che ne ha ribaltati molti, diventano particolarmente suscettibili”. A questa situazione c'è da aggiungere il proliferare del bostrico anche a causa della crisi climatica.

L'azione del bostrico tipografo sulle piante

Il bostrico dell'abete rosso – il suo nome scientifico è nome scientifico è Ips typographus – scava gallerie sotto la corteccia degli alberi e, di conseguenza, interrompe il flusso dei liquidi nella pianta stessa. Questo porta a un rapido cambiamento di colore dell'albero e alla sua rapida morte. In quelle gallerie, poi, nascono le larve del bostrico che si diffondono rendendo praticamente impossibile il contenimento della popolazione di Ips typographus L.

Come agire per risolvere il problema

Il modo più efficace per evitare danni irreparabili è la prevenzione e, pertanto, rimuovere velocemente gli alberi caduti a terra e quelli infestati. Il fattore tempo è fondamentale e in questo senso si sta muovendo il ministero dell'agricoltura che ha affidato la questione a Dario Bond, consulente e consigliere del ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida.

Il problema principale è il tempo (e sappiamo quanto in Italia la burocrazia rallenti tutto). In ogni caso, spiega Bond: “Ci saranno delle deroghe per intervenire nei boschi e asportare gli alberi colpiti da questo insetto. In pratica gli operatori forestali potranno intervenire con pochissime autorizzazioni per prelevare il materiale boschivo intaccato dal bostrico. Il fattore tempo, infatti, è fondamentale perché più si lascia a terra il legname intaccato e più la malattia si diffonde nel bosco. L’ordinanza di Protezione civile consentirà di agire celermente e di portare a valle il materiale colpito da questo micidiale insetto”.